ll gestore del fondo con Marchio FundsPeople GS ESG- Enhanced Euro Short Duration Bond Plus presenta la view sul comparto obbligazionario e i benefici apportati ai portafogli dalla soluzione di investimento.
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Con i tassi d’interesse allo 0% in Europa e nessun segnale di cambiamento nel breve periodo, molti investitori potrebbero chiedersi quanto sia sensato detenere fondi a reddito fisso a corto termine nei loro portafogli, considerando il calo generale dello loro aspettative di rendimento. Ci sono però diversi motivi che supportano la presenza di tali investimenti in portafoglio, considerato il contesto di mercato ancora dominato dall’incertezza.
Jacqueline Leary è il co-portfolio manager del fondo GS ESG- Enhanced Euro Short Duration Bond Plus Portfolio insieme a Richard Mulley, un prodotto di Goldman Sachs Asset Management che ha ottenuto nel 2021 il Marchio FundsPeople con il rating (C) Consistente.
"Innanzitutto, questi investimenti offrono un premio di rendimento rispetto alla liquidità o ai fondi monetari. I fondi tradizionali del mercato monetario hanno un rendimento del -0,76%, mentre gli investitori che non hanno un bisogno immediato di liquidità possono ottenere un rendimento dello 0,22%”. Secondo Leary, questo rendimento "può portare ad un apprezzamento stabile del capitale, mentre i rendimenti negativi del mercato monetario possono far registrare un calo del capitale".
Un’altra motivazione è la natura a breve termine del fondo, che consente di essere meno volatile e meno sensibile ai tassi di interesse rispetto ai fondi con scadenze più lunghe. "Man mano che la ripresa economica europea si materializza, gli strumenti con una maturity più lunga diventano più sensibili a un aumento dei tassi, mentre i titoli a più breve termine restano stabili", precisa Leary.
FORTE PREFERENZA PER IL DEBITO "BBB"
In particolare, il GS ESG-Enhanced Euro Short Duration Bond Plus presenta una duration di portafoglio pari a due anni con una volatilità a 3 anni di appena il 2%. Vanta anche un portafoglio altamente diversificato di oltre 200 posizioni con una chiara preferenza per il credito corporate in generale e obbligazioni con rating BBB in particolare.
"L’universo d’investimento con rating BBB, che comprende circa la metà del mercato corporate europeo a breve termine, ha registrato un miglioramento della qualità creditizia negli ultimi anni a causa di un’ondata di fallen angel – titoli di società che abbandonano il mercato investment grade ed entrano nel segmento high yield", aggiunge l’esperta.
Inoltre, viene particolarmente apprezzato il fatto che questo tipo di aziende hanno mantenuto un approccio più conservativo di altre. E ciò non solo a causa del COVID-19, dal momento che avevano questo atteggiamento anche prima dello scoppio della pandemia.
Il chiaro impegno verso questo tipo di credito corporate è in contrasto con la view sull’universo del debito pubblico, al quale il Fondo destina appena il 9% del suo portafoglio. Del resto, il Fondo ritiene che i bassi rendimenti in questo segmento proseguiranno nel breve termine a causa del persistente politica monetaria accomodante della BCE. "La nostra modesta allocazione del 9% ai titoli di Stato è sostanzialmente sottopesata rispetto all’universo nella parte anteriore della curva e comprende un’esposizione limitata ai titoli di stato italiani e ad altri titoli non strategici. Per citare una nota di contesto, l’universo d’investimento da uno a tre anni è composto per il 50% da strumenti di debito pubblico".
COME SELEZIONANO LE OBBLIGAZIONI
Il Fondo presenta anche una caratteristica unica: l’approccio ESG adottato gli ha permesso di essere classificato fondo Articolo 8 ai sensi del regolamento SFDR. "L’approccio ESG Enhanced che applichiamo è un mix di considerazioni ESG integrate nell’analisi fondamentale, filtri a livello di attività economica e di prodotto, incorporazione dei punteggi ESG di Goldman Sachs Asset Management come elemento per la costruzione del portafoglio, e definizione degli obiettivi ESG a livello di fondo", afferma Leary. Inoltre, l’utilizzo di questi criteri ESG esclude un massimo del 10% dell’universo dei fondi.
Oltre a questi criteri ESG, quando si selezionano le obbligazioni da inserire nel portafoglio, il fondo prende in considerazione altri aspetti fondamentali per analizzare la loro idoneità in base a una serie di fattori, ai quali ne ha aggiunto uno nuovo dopo il COVID. "A inizio marzo dello scorso anno abbiamo stabilito un nuovo campo per esaminare la sensibilità dei mercati del credito globali ed europei COVID-19", aggiunge. Nello specifico, questo nuovo campo si è concentrato "sull’individuazione di opportunità, altrimenti scartate, in aziende esposte al COVID-19 con dei bilanci sani capaci di preservare i rating, con spread che compensano i rischi percepiti legati alla pandemia", conclude Leary.