Bullish sull’obbligazionario

Gregory Greg Peters, PGIM
Immagine concessa (PGIM)

CONTRIBUTO a cura di Greg Peters, co-chief investment officer di PGIM Fixed Income. Contenuto sponsorizzato da PGIM.

È evidente che dal punto di vista degli investimenti c'è molta più incertezza, data la notevole complessità dei mercati che complica lo scenario non solo per i gestori ma anche per i banchieri centrali. Detto questo, dal punto di vista macroeconomico, la visione di PGIM Fixed Income è di una crescita ragionevolmente buona, sebbene caratterizzata da una maggiore dispersione, soprattutto negli Stati Uniti.

Lo scenario di base che l’asset manager condivide è quello di una "weakflation", ovvero, fondamentalmente una versione più contenuta della stagflazione, con l'inflazione che rimane ancora al di sopra del trend e una crescita che procede. L’attuale scenario consente alla Fed un certo margine di manovra per modulare la propria politica dei tassi, e genera un contesto piuttosto favorevole, in particolare per gli asset a spread. 

Questa osservazione ci porta allo scenario successivo, quello di una recessione. Nell’ultimo anno la probabilità di questo esito è andata via via riducendosi, poiché l'economia si è dimostrata molto più forte di quanto si potesse pensare. PGIM Fixed Income vede un forte ritorno dei bond che non solo fornisce un carry aggiuntivo rispetto a quello che si era verificato prima della pandemia, ma che porta con sé quella connotazione difensiva in caso di una recessione economica. Quindi, sebbene in una recessione gli asset rischiosi si troverebbero in un ottimo contesto, aggiungere duration in portafoglio risulterebbe sicuramente vantaggioso su questo fronte.

PGIM è molto costruttiva sul reddito fisso. Per quanto l’incertezza resti elevata, crediamo che ci siano buone opportunità di rendimento e che si venga ripagati per il rischio. La dispersione nel mercato rimane davvero piuttosto ampia, e l'opportunità di generare valore relativo è fantastica.

Che il reddito fisso sia ancora una volta al centro dell'attenzione, lo conferma anche lo studio condotto recentemente da PGIM Investments su 210 Fund Selector in Europa e Asia. La ricerca rivela una forte domanda prevista per questa asset class nei prossimi 12 mesi. Le principali evidenze della ricerca Gatekeeper Pulse – condotta con regolarità da PGIM Investments - mostrano che la maggioranza dei selezionatori di fondi è leggermente pessimista sulle prospettive dell'economia globale e degli asset di rischio per il prossimo anno, e la maggior parte degli intervistati prevede un aumento della volatilità dei mercati azionari. Tuttavia, l'opinione rimane piuttosto variegata, come evidenziato dal fatto che più di un terzo dei fund selector prevede un'accelerazione della crescita globale. A prevalere tra i Fund Selector è la visione di una situazione economica irrisolta, con aspettative divergenti per la crescita, l'inflazione e la politica monetaria.

Nell'ambito del reddito fisso, la metà degli intervistati intende incrementare le posizioni in green bond e investment grade nel corso del prossimo anno, seguito dal debito sovrano. La principale differenza regionale tra gli allocatori riguarda il debito dei mercati emergenti (EMD), con il 51% dei gatekeeper asiatici che intende aumentare l'esposizione all'EMD, contro il 36% dei loro colleghi europei.

Mentre i tassi d'interesse sono rimasti per più di un decennio a livelli bassissimi, il team d'investimento di PGIM Fixed Income prevede che i tassi dei mercati sviluppati vivranno un periodo prolungato in un range tradizionale di lungo termine del 3-5%. Se ciò dovesse concretizzarsi, il team prevede rendimenti investment grade intorno al 5% per il prossimo futuro, con rendimenti superiori al 5% per i settori a più alto rischio. Con la maggior parte dei rialzi dei tassi ormai nello specchietto retrovisore, si potrebbe anche assistere a una riduzione della volatilità del reddito fisso e al riemergere della caccia al rendimento che può fornire un ulteriore impulso alla performance delle strategie obbligazionarie.

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