Secondo Franco Rossetti, ETF Senior Relationship manager, gli investimenti delle principali economie globali con l'obiettivo emissioni zero sosterranno sia le energie rinnovabili che quella solare, la più ricca di opportunità. Contenuto sponsorizzato da Invesco.
CONTRIBUTO a cura di Franco Rossetti, ETF Senior Relationship manager di Invesco. Contenuto sponsorizzato da Invesco.
Dopo aver avuto uno sviluppo a singhiozzo negli ultimi due decenni, le energie rinnovabili sono tornate sotto i riflettori alla luce del fatto che le principali economie globali si sono impegnate a raggiungere le zero emissioni nette per contrastare l’aumento delle temperature globali: Europa. Regno Unito e Stati Uniti entro il 2050 e la Cina entro il 2060. In quest’ottica, abbiamo chiesto a Franco Rossetti, ETF Senior Relationship Manager di Invesco, se il solare possa diventare la principale fonte di energia negli anni a venire.
“Gli ingenti investimenti che si prevedono richiederanno la trasformazione di numerosi settori e quello dell’energia è il più ricco di sfide e di opportunità. All’interno di questo settore diversi fattori favoriscono l’espansione delle fonti di energia solare” fa sapere il manager di Invesco che poi aggiunge alcune stime dell’AIE (l’Agenzia internazionale dell'energia). “Nel biennio 2021-2022, il 90% dell’espansione globale di capacità energetica sarà da fonti rinnovabili e in particolare dal solare fotovoltaico che dovrebbe registrare una capacità annuale aggiuntiva di 162 GW entro il 2022, quasi il 50% in più dei livelli pre-pandemia”.
Ma è davvero conveniente il solare?
I costi legati alla produzione di energia da fonti solari ed eoliche sono calati in misura significativa nell’ultimo decennio e sono attualmente tra i più bassi del settore energetico al punto che il solare si appresta a diventare la fonte di elettricità più economica di sempre.
Il recente rapporto “Levelized Cost of Energy Analysis (14.0)” della banca di investimento Lazard ha evidenziato che il costo attualizzato dell’energia solare è sceso dell’85% dal 2010. Oggi è più conveniente costruire un nuovo impianto fotovoltaico su scala industriale per 36,5 USD/MWh che non mantenere in funzione una centrale a carbone preesistente a un costo marginale di 41 USD/MWh. I miglioramenti tecnologici, una tendenza che probabilmente è destinata a continuare, che hanno fatto aumentare l’efficienza delle celle fotovoltaiche nel convertire la luce solare in elettricità, e l’uso di inseguitori, sofisticati dispositivi che fanno ruotare i pannelli solari su un’asse a seconda dei movimenti del sole nel cielo. Cruciale anche l’innovativa tecnologia PERC (Passivated Emitter and Rear Cell) che consente lo sviluppo di pannelli solari bifacciali, in grado di assorbire la luce da entrambi i lati del pannello aumentando così la resa elettrica del modulo.
Le opportunità per gli investitori
Da quelle dirette, come lo sviluppo del proprio progetto di energia solare o l’installazione di pannelli solari, a quelle finanziarie come le obbligazioni per fornire le risorse ai progetti destinati alla produzione di energia solare, le singole società operanti nel settore dell’energia solare, e i fondi comuni del settore solare o tematici. Particolarmente interessanti gli ETF del settore solare o tematici che consentono un posizionamento efficiente a costi competitivi anche con l’impiego di capitali non elevati.
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