Petrolio, un aumento della produzione di shale per colmare il gap di offerta

SarahTz, Flickr, Creative Commons
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A marzo il prezzo del petrolio è sceso a 48 dollari al barile (al 24 marzo), rispetto ai 54 dollari di inizio mese, perdendo circa il 12,5%. Gli esperti di M&G hanno osservato che, a differenza dell’inizio del 2016 dove la correlazione tra petrolio e titoli finanziari era salita a livelli massimi, la scorsa settimana ha segnato una rottura rispetto alle recenti dinamiche, con l’azionario mondiale generalmente piatto e una correzione sui Treasury USA. Anche il rapporto con il mercato obbligazionario è cambiato: dopo aver segnato un rimbalzo in ogni occasione di forte deprezzamento del petrolio, la settimana scorsa i Treasury hanno subito un’ondata di vendite.

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