Special di FundsPeople Channel con LGIM: diversificare con i bond dei mercati emergenti

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Special di FundsPeople Channel con LGIM

Crescono di più, le loro banche centrali hanno giocato d’anticipo e sono pronte a tagliare i tassi, l’inflazione è meno graffiante che nei mercati sviluppati e il dollaro si sta deprezzando. Questi i fattori che supportano i mercati emergenti, un’asset class entrata nel radar dei fund selector e che rappresenta oggi un’interessante possibilità di diversificazione. Lo scenario marco invita però alla cautela, per il timore di una recessione in Usa nei prossimi mesi e per un forse eccessivo entusiasmo per un cambio di politica monetaria imminente da parte della Fed, a fronte di un mercato del lavoro statunitense ancora solido e di un’inflazione che non demorde.

“Le curve dei rendimenti forward prezzano un primo taglio della Fed entro fine anno. Ma è tutto da dimostrare”, dice Antonio Cannizzaro, portfolio selection manager di Eurizon Capital. E per il ritorno dei rendimenti sull’obbligazionario dopo la forte correzione dello scorso anno, puntare sui bond dei mercati emergenti può risultare secondo il manager un’opzione attraente. “Non abbiamo una view troppo costruttiva sul dollaro Usa. Ciò apre uno spazio interessante sul debito emergente e in particolare sul debito in valuta locale”, dichiara Cannizzaro.

“Per i mercati emergenti siamo positivi sulla Cina per la riapertura post lockdown, con una ripresa anche dei Paesi dell’area asiatica ad essa collegati”, aggiunge Gianluca Michienzi, fund selector di Generali Multi Manager Solutions di Generali A&WM. “Nell’area emergente prevediamo una crescita con un delta di almeno il 2% superiore rispetto ai Paesi sviluppati. Vediamo più opportunità sul governativo che sul versante corporate, in quanto le valutazioni sono in linea con i fondamentali e i tassi di interesse reali sono attraenti. Per i singoli Paesi siamo positivi su Cina, Indonesia e il Brasile”, dice Michienzi.

“È un’asset class interessante per diversificare i portafogli internazionali”, afferma Roberto Stroppolo, fund selector del team Multiasset, Multimanager and Responsible Investing di Sella SGR. “Elevati yield to maturity, spread che si mantengono mediamente a dei livelli appetibili e buoni meriti di credito ci rendono costruttivi sull’asset class, soprattutto sulle emissioni in hard currency”, afferma l’esperto.

Per quanto riguarda le strategie attive per navigare l’attuale contesto di mercato Uday Patnaik di LGIM sottolinea l’importanza di investire nell’asset class del reddito fisso dei mercati emergenti partendo da una solida view macro e con un approccio top-down. “È indispensabile nella costruzione del portafoglio per comprendere quali saranno gli impatti dei molteplici fattori in gioco sullo scacchiere macro, come le politiche monetarie, i prezzi delle commodity o i rischi geopolitici. In particolare nell’attuale contesto di mercato la curva dei rendimenti invertita consente alle strategie che investono nei bond emergenti a breve duration di avere rendimenti superiori”, conclude.