Todeschini (Franklin Templeton): “Focus su società high dividend di qualità per superare questa fase complessa”

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Demis Todeschini, immagine concessa (Franklin Templeton)

I mercati stanno attraversando una fase complessa per l’inflazione elevata e persistente, la stretta delle banche centrali e la guerra in Ucraina. A inizio anno gli operatori del settore avevano messo in conto l’arrivo di politiche monetarie meno accomodanti dopo le misure straordinarie messe in campo per sostenere le economie colpite dal COVID. Ma di certo non si attendevano livelli d'inflazione così alti, che sembrano spingere la Fed e la Bce a intervenire sui tassi in modo più deciso del previsto, con il rischio di affossare una crescita già in rallentamento. Un momento complicato insomma, con quasi tutte le asset class che viaggiano con in territorio negativo. “Stanno avendo difficoltà soprattutto le società growth i cui utili sono proiettati su orizzonte di lungo periodo di cinque e dieci anni e che soffrono maggiormente delle politiche di rialzo dei tassi”, spiega Demis Todeschini, Senior ETF Sales Specialist per l’Italia di Franklin Templeton. “I listini tecnologici stanno soffrendo anche perché temono un ulteriore inasprimento”, continua. “Ma non bisogna fare di tutta l’erba un fascio per quanto riguarda l’azionario: ad esempio, le società value i cui utili sono più stabili e meno proiettati sul lungo periodo, stanno tenendo di più”, avverte.

Focus sul value di qualità

Secondo Todeschini l’approccio sulle società value può essere visto come un antidoto contro una situazione iper inflattiva e di aumento dei tassi. “Possono essere particolarmente interessanti le società che operano nelle utilities, consumer stapels e nel settore finanziario che può trarre beneficio da un aumento dei tassi per la crescita dei margini operativi”, dice.  Ma l’esperto invita a raffinare ulteriormente la ricerca aggiungendo un filtro sulla qualità dei bilanci. “Il dato storico ci insegna che in fasi di aumenti dei tassi particolarmente rapidi non tutte le società value hanno fatto meglio del mercato. L’elemento da ricercare è quindi la capacità di mantenere tassi di crescita importanti, che vanno a controbilanciare l'aumento del tasso di sconto implicito nel rialzo dei tassi”, spiega. Una soluzione è dunque guardare alle società high dividend di qualità. “Sono quelle con margini più ampi, elevato pricing power, capacità di assorbire l'aumento dei prezzi anche all’interno della propria catena di fornitura, bassi livelli di debito e che quindi riescono a mantenere un buon tasso di crescita e poca variabilità degli utili”, avverte. Franklin Templeton in questo segmento offre il Franklin LibertyQ Global Dividend UCITS ETF che investe in società globali che hanno dimostrato la capacità negli ultimi cinque anni di mantenere costante o in crescita i dividendi. “In altri prodotti simili sono molto presenti i titoli bancari, utilities e telecomunicazioni. Quello che differenzia il nostro strumento è la bassa esposizione al settore delle utilities, perché sono in genere società molto indebitate, mentre all'interno dei titoli finanziari abbiamo soprattutto società assicurative. Siamo anche esposti al settore sanitario che non tutti associano alla capacità di generare dividendi. Completano l’indice aziende dei beni di consumo primari, materiali e alcune società del settore tech, in particolare le realtà più mature”, afferma.

Reddito fisso europeo, dove trovare valore

Non c’è miglior attacco che una buona difesa. In vista dei prossimi mesi e dello scenario difficile che si prospetta, secondo Todeschini per il reddito fisso sarà indispensabile disporre di una valida strategia difensiva. E secondo il manager una duration corta e gestione attiva sono i pilastri di una buona difesa per i passivi che investono nell’obbligazionario europeo oggi. Un segmento in cui il gestore propone il Franklin Liberty Euro Short Maturity UCITS ETF. “Per restare nella parte corta della duration serve una gestione attiva”, spiega Todeschini. “L’indice Euro aggregate bond a oggi ha una performance negativa di circa il 10%. Chi si è posizionato su una duration corta ha perso pochissimo, e quindi potrà disporre anche di dry powder per la fase di rimbalzo quando il mercato avrà scontato a pieno le politiche delle banche centrali”, conclude.