Update del Carmignac Sécurité: tre novità recenti in portafoglio e l'analisi dei risultati

Marie-Anne Allier Notizia
Marie-Anne Allier, gestore. Foto concessa (Carmignac)

I mercati obbligazionari hanno attraversato uno dei peggiori trimestri degli ultimi 40 anni. In effetti, i tassi di base hanno continuato a salire, con le scadenze dei Titoli sovrani a 10 anni statunitensi e tedeschi che si aggirano rispettivamente sui livelli pari al 3% e dell'1 per cento. L'aumento dei tassi di interesse è stato anche accompagnato da un aumento degli spread di credito. In effetti, le preoccupazioni del mercato hanno prima ruotato attorno all'inflazione e alla normalizzazione della politica monetaria, per poi trasformarsi in timori legati alla recessione.

Sebbene queste vendite abbiano sollevato alcune preoccupazioni, hanno anche provocato un movimento al rialzo dei rendimenti, sia sui titoli di Stato che sulle obbligazioni societarie. In questo contesto, Marie Anne Allier, gestore del Carmignac Sécurité, mantiene un orientamento difensivo a breve termine, dato il rischio di un'ulteriore vendita di asset di rischio unita a pressioni inflazionistiche. L'esperta però sta diventando più fiduciosa sulle prospettive a medio termine dei mercati obbligazionari e sulla performance del fondo, dato il carry top-up storicamente interessante rispetto all'ultimo decennio, caratterizzato da tassi negativi.

La professionista quindi preso alcune decisioni importanti riguardo il portafoglio per affrontare le attuali sfide del mercato. Ne ha parlato a FundsPeople ed è possibile riassumerle in tre punti.

Gestione attiva della duration modificata

In primo luogo, hanno gestito attivamente la duration modificata. "Verso lo zero o addirittura in territorio leggermente negativo nella prima parte dell'anno, per coprire il portafoglio da un contesto di tassi d'interesse in crescita e volatili. E di recente l'abbiamo aumentata a 1 per riflettere meglio il rischio di recessione e di ulteriori vendite di asset rischiosi", spiega.

Posizioni corte su debito spagnolo, italiano e francese

In secondo luogo, il team ha costruito posizioni corte sul debito di Italia, Francia e Spagna. “Questo perché l'accelerazione dell'inasprimento della BCE e la continua volontà di allontanamento dal rischio degli investitori dovrebbero esercitare pressioni sugli spread. Copriamo anche il portafoglio contro l'eventualità di assistere a un premio per il rischio più elevato legato a quello del debito sovrano”.

Riduzione dell'esposizione creditizia

In terzo luogo, il team ha ridotto in modo significativo la loro esposizione al credito vendendo posizioni e acquistando protezione del credito. "Ciononostante, il tasso di carry è elevato, pari a quasi il 3,2%, notevolmente più alto rispetto agli ultimi anni grazie al recente aumento dei rendimenti e degli spread; questo carry è costituito principalmente da obbligazioni societarie nei nostri tre temi ad alta convinzione: energia, banche e CLO", rivela l'esperta.

L'allocazione di liquidità rimane elevata, con il 38% di cash (conto corrente, T-bills, obbligazioni con scadenza inferiore a un anno), che "ci consentirà di esporre di nuovo il portafoglio non appena avremo maggiore visibilità sulla situazione" prosegue Allier.

Andamento del fondo

Il fondo, con Rating FundsPeople 2022, ha risentito in particolare della sua esposizione al debito russo, sia attraverso le sue obbligazioni sovrane che le sue posizioni in obbligazioni societarie in valuta forte (concentrate principalmente su Gazprom). "Nonostante i solidi fondamentali del Paese, la sua esposizione al tema dell'energia trainata dall'aumento dei prezzi e il suo migliore track record ESG prima della guerra (esportatore di gas che aiuta la transizione dal carbone, diversificazione dai combustibili fossili), la decisione della Russia di invadere l'Ucraina è stata per noi uno shock", riconosce il gestore.

Sebbene le partecipazioni del fondo siano rimaste limitate all'interno del portafoglio, la flessione dei prezzi osservata in questi titoli ha pesato in maniera sostanziale sulla performance da inizio anno. "In un contesto di rendimenti in forte aumento e di ampliamento degli spread, con molti indici obbligazionari che hanno registrato il calo maggiore dall'inizio, anche il resto del portafoglio è stato colpito, ma ha mostrato una certa resilienza rispetto ai suoi concorrenti grazie alla gestione attiva della duration e dei rischi di credito attraverso il applicazione di posizioni corte su tassi europei non core e l'utilizzo di indici CDS”, conclude l'esperta di Carmignac.