Vaccari (Consultinvest): "Draghi e vaccini, il binomio che può salvare l'economia"

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Enrico Vaccari, responsabile clientela istituzionale, Consultinvest

Non è solo una sfida economica. C’è anche una sfida quasi intellettuale che accompagna in queste ore la formazione di governo. Mario Draghi, in consultazione, scioglierà le riserve nel fine settimana ma mercati, analisi, gestori e asset manager sembrano aver dato già per scontato l’insediamento del nuovo esecutivo. Nonostante Rousseau.

Tutto passa dalla fiducia. Fiducia dei mercati (borse in recupero e spread che si contrae giorno dopo giorno). Fiducia degli investitori (il rally del Btp non è solo una questione di speculazione ma anche di riposizionamento dei capitali esteri). Fiducia, chissà, anche dei risparmiatori, nell’anno in cui, come appena certificato da Bankitalia, i depositi totali delle famiglie si attestano a 1.737 miliardi di euro. “E chi meglio di Draghi può ristabilire questa fiducia?” chiede retorico Enrico Vaccari, responsabile della clientela istituzionale in Consultinvest. “Un personaggio di quel calibro alla presidente del Consiglio è una notizia positiva, soprattutto rispetto a quei capitali esteri che erano usciti fuori dal Paese e non erano più rientrati, in primis per la sfiducia politica. Quegli investitori stranieri adesso stanno comprando titoli di Stato ma presto si muoveranno sul mercato azionario e questo potrebbe dare una spinta al Ftse Mib e a quei settori più depressi, come quello bancario, che possono recuperare moltissimo”.  Tanto più che, secondo il manager, lo spread molto probabilmente continuerà a ridursi, fino a toccare i 50 o 60 punti base: “un calo senza precedenti”.

Il value che torna

Alla fiducia, più volte invocata da Vaccari, si aggiunge un altro fattore fondamentale, per poter uscire dalla crisi: il piano di vaccinazione. “Il tema vero che guiderà i mercati nei prossimi mesi è la campagna vaccinale. Osserviamo come i Paesi che vedono per primi la luce in fondo al tunnel sono proprio quei Paesi dove la vaccinazione sta funzionando bene. Penso alla Cina, al Giappone, ad esempio. I mercati guardano anche con attenzione al Recovery Plan e a come questi fondi verranno spesi e quali settori ne beneficeranno”, spiega.  In questo senso la rotazione sul mercato azionario è già in atto. “Il mondo value, che poi è quello che ha sofferto di più l’allentamento economico, dovrebbe trarne maggiori benefici: nello specifico, tutti i titoli ciclici legati alla ripresa economica, dai servizi all’industria, dai bancari agli assicurativi”.

Meno positivo, invece, il parere sul mercato obbligazionario: “I rendimenti sono talmente compressi che posizionarsi sta diventando sempre più complicato. Oggi bisogna sfruttare l’occasione dei titoli a spred (vedi Btp) per avere un margine, ma in generale per chi è in cerca di rendimento l’obbligazionario offre poco e a rischio elevato”, dice Vaccari. Per cercare valore bisogna, perciò, rivolgersi alle convertibili o agli asset reali, con soluzioni di private debt, npl e tutti quei veicoli che contengono a loro interno soluzioni legate all’economia reale. "È una fonte alternativa di rendimento che può essere valida in ragion del fatto che è sparito il rendimento obbligazionario. Ma necessita di un investimento più lungo (dai cinque ai dieci anni) e non tutti i risparmiatori hanno gli strumenti adeguati per scegliere questa opzione”.

I piani di Consultinvest

La società frattanto si muove su due binari diversi: da una parte aumenta l’offerta dei prodotti, dall’altra punta a crescere nella parte distributiva. Lo scorso autunno è stata annunciata l’unione con Sol&Fin, un matrimonio importante nel mercato delle reti, raggiungendo un totale di masse superiore a 2 miliardi di euro e una struttura di 450 professionisti. Il consolidarsi nel mercato della consulenza finanziaria e dell’advisory, d’altronde, s’innesca nel percorso di crescita che nel corso dell’ultimo anno ha prodotto altre operazioni di M&A: prima la partnership con Alpenbank, poi l’acquizione di Multilife, che ha permesso a Consultivest di entrare anche nel settore assicurativo.

“Investiamo moltissimo nella formazione dei consulenti finanziari del futuro”, dice Vaccari. “Non siamo più nell’era del venditore mero di prodotti con un catalogo in mano, oggi serve un professionista che faccia consulenza sulle condizioni economiche e di mercato, non solo una figura commerciale”.  Frattanto la società, che cavalca già i trend del momento con due prodotti come il fondo di fondo etico Mosaico e il Megatrend, continua a lavorare per offrire nuovi prodotti alla sua clientela. “Per spostare la liquidità dei risparmiatori, ferma nei conti correnti, verso gli investimenti, oltre alla fiducia nel futuro (e quindi nel governo Draghi), serve anche lavorare sulla cultura finanziaria del Paese. In questo senso il compito di chi agisce sul mercato, come il consulente finanziario, diventa fondamentale”.