Diversificazione, digitale e capitale umano nella strategia di crescita di Fenera & Partners

Pietro Mazza Midana, Giacomo Stratta, foto concessa (Fenera&Partners)

Si chiude un anno in cui le strategie di crescita di Fenera & Partners SGR, gestore indipendente specializzato nelle strategie di private equity e private debt globali, hanno imboccato tre strade parallele: diversificazione nella selezione degli investimenti target, infrastrutture tecnologiche e rafforzamento del team. Così la SGR focalizzata sugli investimenti alternativi nei private market ha raggiunto un obiettivo di raccolta di 600 milioni di euro, ripartita tra fondi e gestioni di portafoglio direttamente in capo alla società, e l’attività di promozione e collocamento.

Strategie dei fondi

Nel dettaglio delle strategie di investimento, Giacomo Stratta, fondatore e amministratore delegato di Fenera & Partners illustra come il primo fondo di private equity lanciato nel 2018, FPE I, oggi presenti “un’ampia diversificazione con 15 asset manager selezionati e 170 target d’investimento”. Il fondo investe circa un quarto delle masse nel mercato asiatico e il restante tra USA ed Europa. “Una significativa componente growth e high-tech bilancia le più tradizionali strategie di buyout”, specifica l’AD. Mentre il co-founder Pietro Mazza Midana calca l’attenzione sull’apporto alla performance da parte dei coinvestimenti “che, in ottica prudenziale, debbono pesare a nostro avviso non più del 10-15% della complessiva strategia ed essere orientati su segmenti di particolare interesse per il mercato (come gli investimenti sulle nuove tecnologie realizzati con Toast o XPeng) e avere un’attenzione al sociale, come Coursera, investimento realizzato in una delle prime piattaforme di web learning a livello globale”. Mazza Midana ricorda poi che nel 2019 la società ha sottoscritto i Principles for Responsible Investments (PRI) delle Nazioni Unite.

I fondi con vintage 2020, orientati al private equity globale con Fenera Private Equity II, all’estremo Oriente (con Fenera Asian Opportunity I), e al private debt (con Fenera Private Debt II), stanno completando le fasi di fundrasing e hanno già un significativo posizionamento sui mercati con un deployment che ha superato il 60% dell’attuale raccolta, si legge in una nota. “Per noi l’Asia continua a rappresentare un macrotrend imprescindibile, nell’ambito di un portafoglio diversificato e a patto di selezionare asset manager riconosciuti, strutturati e che assicurino una ampia disclosure nelle proprie politiche di investimento e nell’approccio al mercato”, evidenzia Stratta.

La clientela istituzionale

Su altro fronte, la collaborazione con Glendower Capital, asset manager londinese con oltre 8 miliardi di dollari di AuM e attualmente in fundraising con una strategia di secondario globale, e con l’americana Crescent Capital Partners, in commercializzazione con un prodotto dedicato alla clientela istituzionale e incentrato sul debito upper mid market USA, hanno permesso a Fenera & Partners SGR di promuovere nuove masse per oltre 200 milioni di euro in un solo anno, supportando la propria clientela istituzionale. “Le compagnie di assicurazione, le banche e fondazioni bancarie, le casse di previdenza e i fondi pensione sono costantemente alla ricerca di soluzioni di investimento consistenti che sappiano bilanciare le attese di rendimento di lungo periodo e l’attenzione per un costante contenimento dei profili di rischio dei propri portafogli” precisa Emanuele Musso, institutional sales della società.

Rafforzamento del team e infrastrutture tecnologiche

L’obiettivo di assicurare i processi e l’attività della SGR è alla base del rafforzamento costante della struttura organizzativa, appunto il tema del capitale umano e della crescita del team. “Il nostro Investment Team è costantemente supportato da un’attività di monitoraggio ongoing dei portafogli, assicurato dalla nostra CFO Gaia Platini”, racconta Stratta. Platini, è già responsabile Group Financial Planning & Analysis FCA, mentre l’area operations ha visto in corso d’anno l’ingresso di Lorenzo D’Acchioli in qualità di COO, “e dal prossimo anno la SGR vedrà l’ingresso di nuove figure professionali, già a partire dal mese di gennaio 2022”. La società ha anche investito sulla tecnologia, implementando un sistema integrato per la gestione della clientela, dall’onboarding fino al reporting, interamente personalizzato sulle esigenze dei private asset e per il 2022 è già in cantiere un progetto di automazione delle principali fasi del monitoraggio di portafoglio.