Il portafoglio 60/40, le aspettative nel 2024

FundsPeople Selector Roadshow. Foto di Francesco Prandoni
FundsPeople Selector Roadshow. Foto di Francesco Prandoni

In un contesto di mercato in cui l’inflazione è in calo e sia la Federal Reserve che la Banca centrale europea si apprestano a rendere le proprie politiche monetarie più accomodanti, il modello di portafoglio composto per il 60% da azioni e per il 40% da obbligazioni potrebbe tornare a essere considerato una valida alternativa da parte degli investitori. L’equilibrio percentuale di questa formula, che punta sulla correlazione negativa tra equity e bond, è nato per cercare di garantire un rendimento costante nel tempo con un rischio contenuto. Tuttavia, negli ultimi anni, l’inflazione elevata e l’aumento dei tassi di interesse hanno cambiato le carte in tavola, rendendo positiva la correlazione tra azionario e reddito fisso. Nel 2022 il portafoglio 60/40 ha vissuto l’anno peggiore dalla crisi finanziaria globale del 2008, realizzando una perdita di poco inferiore al 16% secondo i dati di Morningstar. Nell’anno corrente, con l’inflazione in discesa e il costo del denaro destinato a ridursi, gli investitori torneranno a fidarsi del portafoglio 60/40? Il tema è stato al centro del Roadshow organizzato da FundsPeople che si è tenuto il 15 febbraio a Bologna, evento in cui gli esperti del settore, con la dovuta cautela, si sono mostrati positivi nei confronti del mix 60/40.