Per Jeremiah Buckley, gestore della strategia con rating FundsPeople, un buon posizionamento sia nelle allocazioni azionarie che in quelle a reddito fisso sarà cruciale nel passaggio alla prossima fase del ciclo economico.
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Se da un lato lo scenario continua a migliorare, con l’ipotesi sempre più concreta di un atterraggio morbido, dall'altro bisogna riconoscere alcuni rischi. La view ottimistica di tagli dei tassi da parte della Fed nel corso dell’anno, di una crescita moderata degli utili e di un aumento delle valutazioni azionarie, specie dei titoli a grande capitalizzazione, si scontra con delle incognite ancora da chiarire. La prima è l'impatto dei precedenti rialzi dei tassi, che secondo Jeremiah Buckley, portfolio manager di Janus Henderson, potrebbe non essersi manifestato appieno. “La politica monetaria funziona con ritardi lunghi e variabili e, sebbene i venti contrari legati all'aumento dei tassi siano ormai alle spalle, non dobbiamo sottovalutare l'effetto sull'economia di un tasso superiore di 525 punti base rispetto a quello di un paio di anni fa”, osserva il gestore. “Per questo motivo, riteniamo probabile un rallentamento della crescita e potrebbe anche verificarsi una certa volatilità nel percorso verso un tasso di crescita più basso”, dice.
Inoltre, fonte di incertezza sono i rischi geopolitici, la guerra in Ucraina e le tensioni in Medio Oriente su tutti, a cui sommare le elezioni che nel 2024 si terranno in diversi Paesi del mondo, tra cui negli Usa a novembre. “Fa ben sperare il fatto che la Fed sia ora in una posizione più forte per abbassare i tassi nel caso l'economia mostri segni di debolezza”, aggiunge Buckley. “Con la combinazione di un'economia in rallentamento e dell'intenzione della Fed di tagliare i tassi nel 2024, gli investitori devono essere preparati ad affrontare le opportunità e i rischi”, spiega il gestore. “Un buon posizionamento sia nelle allocazioni azionarie che in quelle a reddito fisso, così come nel mix complessivo di azioni e obbligazioni, sarà cruciale nel passaggio alla prossima fase del ciclo economico”, analizza. “Riteniamo che una strategia equilibrata sia uno dei modi migliori per navigare nell'attuale contesto”, afferma.
View azioni e bond
Per quanto riguarda le azioni il gestore si aspetta la crescita di tendenze secolari chiave come l'intelligenza artificiale (AI) e le terapie per la perdita di peso. “Il crescente utilizzo dell'AI stimolerà la domanda di software, servizi cloud e semiconduttori”, dice Buckley. Inoltre, crede che la spesa nei servizi al consumo si dimostrerà resistente e vede opportunità nei settori in cui le valutazioni rimangono interessanti nel lungo periodo, in particolare nel turismo e nei ristoranti. Sul fronte dei bond, dato che l'economia rimane resiliente, anche se in rallentamento, e per il fatto che i tagli dei tassi sono sul tavolo dei decisori politici, il gestore è favorevole a una moderata sovraponderazione del rischio di spread creditizio e del rischio di tasso d'interesse. “All'interno dei settori a spread, gli spread societari hanno registrato una buona performance e sono al di sopra delle medie storiche. Ci aspettiamo che rimangano in un intervallo più basso e più stretto in futuro e che offrano rendimenti in eccesso positivi”, afferma. “Inoltre, siamo più favorevoli ai settori cartolarizzati per il loro interessante valore relativo”, aggiunge. Per quanto riguarda il credito societario, il professionista continua a preferire i titoli finanziari-bancari rispetto ai titoli industriali nell'ambito delle società investment grade, nonché ai titoli tecnologici. Per quanto riguarda le cartolarizzazioni, continua a ritenere interessanti gli MBS di agenzie e gli MBS non di agenzie, nonché alcuni sotto-settori degli ABS e alcuni sotto-settori selezionati dei CMBS, prevalentemente nelle tranche con rating AAA. Infine, ritiene interessanti anche le tranche AAA dei CLO di qualità superiore.
La strategia
La strategia Janus Henderson Balanced, che nel 2024 ha ottenuto il rating FundsPeople, è un portafoglio core unico a gestione attiva. Si compone di titoli azionari di qualità e a grande capitalizzazione ad alta convinzione, abbinati a un'allocazione obbligazionaria attiva e ben diversificata a medio termine. “Questo differisce da molte strategie concorrenti che possono avere un'inclinazione verso le azioni value e un'allocazione a reddito fisso che può essere passiva o concentrata in titoli sovrani o di qualità inferiore”, dichiara Jeremiah Buckley. “Inoltre, il nostro approccio dinamico di asset allocation, rispetto a un range di allocazione statico o limitato, migra tra il 35% e il 65% di azionario a seconda delle condizioni di mercato”, spiega. “Nell'ambito dell’azionario, ci concentriamo sulla ricerca di società di qualità che dimostrino una sostenibilità degli utili a lungo termine e che, a nostro avviso, porteranno a un apprezzamento dei prezzi. Ci piace investire in società che beneficeranno di una crescita secolare e in nomi di grandi aziende che presentano una crescita costante”, dice. “La nostra allocazione a reddito fisso funge da zavorra al portafoglio complessivo e viene gestita di concerto con l'allocazione azionaria”, aggiunge. “Se nel reddito fisso siamo adeguatamente compensati all'interno dei settori e dei titoli per assumere il rischio, lo faremo per contribuire al rendimento complessivo”, evidenzia.
Update del portafoglio
Dalla metà del 2023 la strategia ha un'allocazione azionaria di circa il 62% di azioni e il 38% di obbligazioni. Nell'ambito dell'allocazione azionaria, sono stati apportati alcuni aggiustamenti incrementali nella seconda metà dell'anno, aumentando la ponderazione in alcuni titoli basati su alcuni temi di crescita secolare e aggiungendo anche alcune nuove posizioni. Nell'ambito dell'allocazione a reddito fisso, il team di gestione ha anche aumentato il sovrappeso di duration nella seconda metà del 2023, per poi ridurlo a fine anno, quando i tassi hanno registrato un forte rally. “Abbiamo anche effettuato alcuni spostamenti tattici nel nostro posizionamento sul credito societario investment grade, riducendolo un po' a fine anno dopo aver sperimentato un restringimento degli spread, per poi rientrare nel settore all'inizio del 2024 in presenza di valutazioni migliori quando l'offerta di nuove emissioni è aumentata in modo significativo”, conclude Buckley.