Le tre principali sfide del 2019 secondo UBS

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Suni Harford, head of Investments di UBS, è stata riconosciuta da American Banker come una delle donne più influenti nel mondo della finanza. Per la prima volta in Italia, la manager ha parlato al 'Navigating Volatile Markets' di UBS per spiegare in che modo la società affronterà i mercati nel nuovo anno.

Il drawdown a due cifre dell’azionario globale di ottobre ci ha mostrato le sfide che i mercati finanziari saranno impegnati ad affrontare a livello globale. La maturità del ciclo economico, la riduzione del sostegno delle politiche monetarie, l’aumento della volatilità, le guerre commerciali, la Brexit saranno i protagonisti del nuovo anno. Ci aspettiamo una crescita sempre meno sincronizzata a livello mondiale, con un aumento del rischio sistemico. In virtù di questo scenario, è importante affidarsi a un gestore attivo che possa riuscire non solo a cogliere le migliori occasioni proposte, ma anche contenere i picchi di volatilità. In qualità di quanto detto, vorrei affrontare tre temi in particolare: 

La Cina: Una delle maggiori preoccupazioni per gli investitori è senza dubbio la Cina e i mercati emergenti in senso più ampio. “Riteniamo che ci siano dei venti contrari a seguito dell’incertezza sul mercato nel breve termine, ma per gli investitori pazienti gli attuali punti d’ingresso rappresentano possibilità di sconto in moltissime asset class”. Il Paese sta attraversando una rivoluzione strutturale in diversi settori che permetterà un rilancio della crescita dei consumi interni e degli investimenti esteri. 

M&A: “Abbiamo visto delle crescenti opportunità nel mercato M&A. Secondo i nostri esperti, il 2019 sarà caratterizzato da un maggior numero di società che saranno interessate da processi di acquisizione e fusione”.

Sostenibilità: Per UBS, la sostenibilità non è un investimento tematico, ma i valori ESG sono integrati nella selezione degli emittenti. “Ritentiamo che il tema abbia portato un cambiamento strutturale del mercato”, spiega Harford. “In qualità di leader globali in questo campo, voglio cogliere l’occasione per sottolineare l’importanza dell’integrazione dei fattori ESG, che dimostrano il nostro grado di impegno in campo sostenibile nel lungo periodo. La relazione tra impegno aziendale attivo e parametri finanziari a lungo termine è, a nostro avviso, difficilmente casuale”.

"Inoltre, questo focus ricorda ai nostri investitori l’orizzonte temporale che ci poniamo, di medio-lungo termine, e che possa essere da promemoria in situazioni di aumento della volatilità nel breve”.