L’India può ancora essere considerata emerging market?

India
Foto di Sylwia Bartyzel (Unsplash)

Negli ultimi vent’anni l’India ha registrato una crescita costante. L’unica fase di flessione è stata registrata durante la pandemia. Da quando il mercato è stato aperto agli investitori stranieri, nel 1993, la capitalizzazione azionaria è cresciuta di circa trenta volte. Può quindi l’India essere ancora considerata un mercato emergente?

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Fonte: Google Finance al 28 maggio 2023.

Nel 2022 l’India ha registrato una crescita del PIL dell’8,7%, con tassi attesi nei prossimi anni superiori al 6 per cento. Lo scorso anno, perciò, il PIL indiano ha superato quello del Regno Unito, diventando così la quinta economia mondiale.

“Il rendimento dei titoli di Stato indiani a 10 anni risulta pari a 7,4%, ovvero un livello significativamente più alto rispetto a quello offerto dalle principali obbligazioni governative. I decennali di treasury e bund rendono rispettivamente 3,69% e 2,6% circa. Tuttavia, l’investitore dovrebbe tenere in considerazione che il bond indiano è soggetto a maggior volatilità e al rischio cambio con la rupia indiana”, spiega Giacomo Calef, country manager di NS Partners . “Tra gli aspetti a sfavore, invece, abbiamo le valutazioni di mercato: secondo alcuni analisti i multipli del mercato azionario indiano sono tra i più alti se consideriamo l’MSCI Emerging Markets”.

Pictet AM continua a sovrappesare il debito in valuta locale dei mercati emergenti. Le banche centrali delle economie emergenti stanno fornendo stimoli monetari per sostenere la ripresa e incentivare i prestiti. Anche questa asset class dovrebbe beneficiare della debolezza del dollaro. “Alla fine dello scorso mese, il dollaro si è rafforzato con l'allargamento del differenziale di rendimento tra Stati Uniti e il resto dei mercati. Ciononostante, prevediamo un indebolimento del biglietto verde nei prossimi mesi, in linea con le nostre previsioni di una svalutazione del dollaro statunitense superiore al 10% (pesato per gli scambi commerciali) nei prossimi cinque anni”.

Correlazione tra dollaro e differenziali di rendimento

Fonte: Refinitiv, Pictet Asset Management; dati relativi al periodo dal 13/12/2021 al 01/03/2023.

Mercati emergenti e Cina

Tra le influenze positive per i mercati emergenti, il riemergere della Cina dalla sua politica di zero-Covid dovrebbe rivelarsi un enorme motore di sostegno macroeconomico per molti di essi. Secondo gli esperti di Columbia Threadneedle Investments, la riapertura della Cina pone il Paese asiatico in una fase del ciclo di crescita diversa da quella de altre regioni, poiché la domanda, repressa a lungo dalle chiusure, è ancora in attesa di essere soddisfatta. “Prevediamo che quest'anno la crescita dovrebbe salire a circa il 5,5%, il che renderebbe la Cina uno dei pochi Paesi in espansione nel 2023. Considerati i legami commerciali che quest’ultima ha con le altre economie dei mercati emergenti, si tratta di un importantissimo pilastro di sostegno per questa asset class, in quanto ci si aspetta che nel 2023 le economie dei mercati sviluppati rallenteranno, entrando anche in recessione”, conclude.

Fondi con Rating FundsPeople che investono in India

Sebbene da inizio anno l’asset class offra rendimenti negativi, negli ultimi tre anni i fondi con Rating FundsPeople che investono in India offrono tutti rendimenti positivi a doppia cifra. Si distingue il fondo Robeco Indian Equities con una performance del 25,49% nel triennio.

FondoSocietàPatrimonioRendimenti YTDRendimenti
a 3 anni
Rendimenti
a 5 anni
Aditya BSL India Quality Advantage FundAditya Birla Sun Life9-10,7423,51
Ashoka WhiteOak ICAV Ashoka WhiteOak India Opportunities FundCarne1031-9,7123,92
Mirae Asset Global Discovery Fund ESG India Sector Leader Equity FundMirae Asset264-6,3823,457,53
Robeco Indian EquitiesRobeco110-4,8425,4912,02
UTI India Dynamic Equity FundUti International766-7,8117,897,72
Fonte: Morningstar Direct al 28 marzo 2023. Dati patrimonio in milioni di euro e performance in % in euro.