Identificare e sfruttare le tendenze nel mercato del credito, in aumento e in diminuzione, è uno degli obiettivi del Dynamic Credit Income Fund, recentemente lanciato e presentato in anteprima in questa intervista a FundsPeople.
Le strategie di credito globale multi-asset potrebbero essere ben posizionate per sfruttare la dispersione e le idiosincrasie dei mercati e generare interessanti rendimenti corretti per il rischio. Ne è persuaso Michael McEachern, Lead Portfolio manager, Muzinich & Co. Sulla scia di questa convinzione, la società ha recentemente lanciato il Dynamic Credit Income Fund. "Il fondo cerca di generare rendimenti totali positivi in condizioni di mercato stabili e in miglioramento; tuttavia, quando la volatilità del mercato è elevata e la performance del mercato può essere messa in discussione, il fondo investirà in crediti mal valutati o in quelli che hanno un potenziale di upgrade, cercando di intercettare i maggiori rendimenti al rialzo" spiega l'esperto in questa intervista in esclusiva per FundsPeople.
Focus nei mercati del credito in rialzo
Secondo il gestore, questo strumento potrà essere preso in considerazione dagli investitori che cercano una sovraperformance nei mercati del credito in rialzo, "gestendo al contempo la volatilità per evitare di assumere rischi eccessivi. Il fondo si concentra sul rendimento e sull’intercettazione dei rialzi".
Guardando più nel dettaglio, si tratta di un portafoglio globale di credito multi-asset che investe in tutto lo spettro del credito, compresi i CLO (limite complessivo del 10%), i Corporate Hybrid (fino al 15%) e i CoCos (limite complessivo del 5%). "Il Dynamic Credit Income Fund combina la tradizionale analisi del credito bottom-up di Muzinich con un'enfasi sul valore relativo top-down per identificare le tendenze di mercato in aumento e in diminuzione, sfruttando poi l'esperienza del nostro team di ricerca sul credito globale per trovare i nomi che meglio riflettono queste tendenze" prosegue McEachern.
Un fattore di differenziazione di questo fondo è che il team di investimento posizionerà attivamente il portafoglio a seconda della fase del ciclo del credito in cui ci troviamo. Ad esempio, in una fase di ripresa, il fondo avrà una maggiore esposizione ai settori con carry più elevato e al beta di portafoglio.
Una componente ESG
Lo strumento è classificato come articolo 8 ai sensi del SFDR e integra completamente i fattori ESG nel processo di investimento. McEachern spiega inoltre che il fondo esclude selettivamente alcuni settori (nessun prodotto del tabacco, intrattenimento per adulti, gioco d'azzardo commerciale, armi controverse, carbone termico) "e applica anche esclusioni basate su norme (società che si ritiene violino gravemente convenzioni, norme o standard riconosciuti in materia di diritti umani, diritti del lavoro, danni ambientali e integrità aziendale)". Inoltre lo strumento ha un impegno anche un obiettivo di efficienza in termini di emissioni di carbonio, in quanto cerca di mantenere una Weighted Average Carbon Intensity (WACI) inferiore di almeno il 10% rispetto all'indice di riferimento (70% di HW40 - ICE BofA BB-B Global High Yield Index. 30% di GBC4 - ICE BofA BBB Global Corporate Index).