I fattori ESG: un driver di creazione di valore ancora sottovalutato nelle Small Cap

Guillaume Chieusse (ODDO BHF AM)
Guillaume Chieusse (ODDO BHF AM)

CONTRIBUTO a cura di Guillaume Chieusse, head of Active Equity Management  di ODDO BHF AM e fund manager di ODDO BHF Active Small Cap Fund. Contenuto sponsorizzato da ODDO BHF Asset Management.

Corporate governance, capitale umano e active ownership, vale a dire l'esercizio di una presenza attiva nei confronti delle società in cui si investe: questi i tre cardini su cui ruota un investimento in Small Cap che si voglia avvantaggiare dei criteri ESG usandoli come driver per creare maggior valore. Soprattutto l'attenzione alla corporate governance e al capitale umano ha il potenziale per portare valore a lungo termine a tutti gli stakeholder, in particolare nelle Small Cap. L'impegno degli azionisti, inoltre, può avere un impatto sostanziale sulla strategia aziendale e sull'impegno ESG. Ma nel segmento delle small cap non è sufficiente affidarsi alle valutazioni ESG fornite da terzi. Si dovrebbe invece adottare una combinazione di approcci best-in-universe e best-effort con scale di rating interne, in modo da eliminare i bias di dimensione e di informazione nel processo di selezione dei titoli.

Corporate governance, una fonte chiave di mitigazione del rischio

Un'azienda con una buona governance ha maggiori probabilità di affrontare efficacemente i più importanti rischi ESG, comprese le questioni ambientali e sociali.  In ODDO BHF AM lo abbiamo dimostrato in uno studio condotto attraverso il nostro modello di ricerca proprietario nel settembre 2019, in cui i titoli appartenenti all'indice STOXX Europe 600 con il più alto rating in termini di corporate governance hanno mostrato una volatilità inferiore rispetto ai titoli con rating inferiori, indipendentemente dal contesto di mercato.1

Questo perché l'allineamento degli stakeholder porta tradizionalmente a rendimenti forti e sostenibili e mantiene le aziende su un percorso di crescita. Secondo l'ultimo rapporto di CS Family 1000 di settembre 20202 sono soprattutto le imprese familiari a generare una sovraperformance, nota come family alpha, che risulta ancora più pronunciata per le aziende con una capitalizzazione di mercato inferiore a 3 miliardi di dollari: in Europa,sempre secondo lo studio, la proprietà familiare ha portato a un rendimento medio annuo del 6,2% dal 2006, mostrando una sovraperformance di oltre il 3% rispetto alle grandi imprese familiari.

Tradizionalmente, un'elevata partecipazione alla gestione aziendale di persone legate alla famiglia proprietaria porta stabilità, permette una visione a lungo termine e può anche migliorare la disciplina finanziaria, a patto che sia circondata da robuste misure di governance. Per questi motivi, i gestori patrimoniali Small Cap devono prestare molta attenzione agli obiettivi di governance di ogni azienda, comprendendo fin nel dettaglio la sua struttura proprietaria e di controllo, la composizione e la diversità del suo consiglio di amministrazione e come viene gestita la pianificazione della successione, compresi i dettagli sulla composizione dei sottocomitati di governance come audit, compensazione, nomina, ecc.

Il capitale umano, motore dell'innovazione e della performance a lungo termine

In ODDO BHF AM il capitale umano è ritenuta una fonte fondamentale per la crescita sostenibile delle aziende fin dall'inizio del lavoro di ricerca e la sua analisi è al centro del nostro metodo di ricerca ESG proprietario. Ciò che i nostri studi evidenziano è come il capitale umano sia un fattore chiave nel determinare la costruzione di vantaggi competitivi sostenibili e quindi della capacità di un'azienda di creare valore per i suoi azionisti e per tutti gli stakeholder. Le società analizzate dal nostro modello (con un focus sulle Mid e Large cap europee) che hanno mostrato particolare attenzione al fattore del capitale umano, e alle quali è stato attribuito un buon punteggio ESG complessivo, hanno infatti registrato una sovraperformance del +25,8% negli ultimi tre anni rispetto sia al paniere di società meno attente e con rating inferiore (-11,5%) sia, in media, all'indice DJ Stoxx Europe 600 (2,9%)3. I fattori su cui si basa  questa analisi sono quattro: il CEO, il comitato esecutivo, l'organizzazione intermedia e le risorse umane.

L’active ownership, un impatto sostanziale sulla strategia aziendale e l'impegno ESG

Active ownership significa esercitare attivamente i diritti degli azionisti in una società, compreso l'impegno attivo con il management e la discussione dei fattori ESG finanziari e non finanziari. Per noi, come gestore di portafoglio, significa programmare regolarmente discussioni attive con le società partecipate, visitare i siti aziendali per assistere ai processi di produzione, parlare con i dipendenti e osservare le interazioni e la cultura aziendale, nonché incoraggiare le società a divulgare maggiori informazioni sui fattori ESG. Questi sforzi possono creare valore a lungo termine per tutti gli stakeholder.


1Source: ODDO BHF AM, Factset, data as of September 2019.

2 Source: ODDO BHF AM, Human Capital: a key factor of differentiation, November 2020.

3 Source: Credit Suisse Research Institute, The Family 1000: Post the Pandemic, September 2020.


Le performance passate non sono un indicatore affidabile delle performance future e non sono costanti nel tempo.