La prospettiva del gestore: la strategia e i contesti difficili

Eddie Cheng, Vince Fioramonti, Megan Miller, Allspring
Immagine concessa (Allspring Global Investments)

CONTRIBUTO a cura di Eddie Cheng, CFA, head of International Portfolio Management, Vince Fioramonti, portfolio manager, Systematic Edge Equity e Megan Miller, CFA, head of Systematic Options di Allspring Global Investments. Contenuto sponsorizzato da Allspring Global Investments.

Negli ultimi tre anni il mondo ha dovuto affrontare una pandemia globale, un’inflazione fuori controllo e uno dei cicli di rialzi dei tassi più aggressivi di sempre. Nonostante queste difficoltà, la strategia Global Equity Enhanced Income (GEEI) di Allspring ha generato un rendimento interessante e un solido apprezzamento del capitale. Per un investitore income confuso dalle repentine oscillazioni lungo lo spettro del reddito, GEEI può offrire una soluzione ideale che unisce un portafoglio azionario ad alto rendimento a gestione attiva con un overlay di opzioni sistematico ottimizzato, con l’obiettivo di generare un flusso di reddito più stabile e un apprezzamento del capitale nel lungo periodo.

Le azioni value e le ampie oscillazioni da metà 2022

Nell’arco del ciclo di mercato, gestiamo i portafogli con l’obiettivo di evitare esposizioni stilistiche estreme e ci focalizziamo sulla selezione bottom-up dei titoli utilizzando i nostri tool per misurare i flussi di cassa delle aziende e il prezzo che i mercati sono disposti a sostenere per gli stessi. Se da un lato molti investitori si basano sul market timing, da parte nostra cerchiamo di individuare i titoli mispriced in funzione del loro cash flow atteso, per generare extra rendimenti, e di mantenere un beta pari a 1.

L’ottimizzazione della strategia negli ultimi tre anni

La componente delle opzioni ha aiutato la strategia a raggiungere il suo target di distribuzione annuale e soddisfare l’obiettivo di rendimento azionario globale generale, apportando valore in tre modi. L’obiettivo primario è quello di incrementare il reddito per aiutare a raggiungere il target di distribuzione della strategia. In secondo luogo, il premio incassato sulle opzioni dovrebbe aggiungere una fonte diversificata di distribuzioni nella maggior parte dei contesti di mercato. Nei mercati in ribasso, stabili e moderatamente rialzisti, il premio delle opzioni dovrebbe incrementare il reddito distribuibile; nei mercati marcatamente rialzisti, quando le opzioni teoricamente erodono il valore, i solidi utili generati dall’azionario contribuiscono a sostenere la distribuzione. Questa naturale compensazione tra l’azionario e le opzioni si traduce in una fonte di distribuzione più stabile e in una strategia complessivamente meno volatile. Pertanto, grazie alla stabilità e alla minore volatilità derivanti dalla componente delle opzioni, la strategia ha esibito un tasso di rendimento composto più elevato nel tempo. Infine la componente delle opzioni aggiunge alfa alla strategia tramite il premio al rischio di volatilità, che rappresenta un premio al rischio alternativo, e tramite la selezione delle opzioni attiva.

I contesti difficili

Un contesto difficile per le opzioni call è generalmente un contesto favorevole per l’azionario, in cui i mercati azionari guadagnano molto terreno e la strategia genera risultati significativi per i suoi investitori. In questi casi, il contributo delle opzioni alla distribuzione del reddito è in genere ridotto, ma gli ampi rialzi nell’azionario aiutano a supportare la distribuzione. Questa situazione interessa tipicamente il 15% di un intero ciclo di mercato. Durante il restante 85%, ci aspettiamo che la componente delle opzioni apporti un valore positivo alla strategia e incentivi la distribuzione per raggiungere il target di reddito della strategia, specialmente nei periodi di crisi dell’azionario. Questa correlazione inversa tra i portafogli azionari e le opzioni riduce la volatilità complessiva della strategia nel tempo, creando fonti di distribuzioni più stabili e affidabili. Nell’affrontare i diversi contesti di mercato, adottiamo un approccio dinamico e attivo alla gestione della componente delle opzioni. In primo luogo, puntiamo a opzioni call deep out-of-the-money per massimizzare la potenziale partecipazione ai rialzi del mercato azionario. In questo caso, il prezzo del titolo sottostante scambia molto al di sotto del prezzo strike dell’opzione call. Rettifichiamo poi le strike sulla base del premio che necessitiamo di incassare. Ad esempio, se i dividend yield sono elevati, ridimensioniamo la componente delle opzioni con l’obiettivo di ricavare unicamente il premio sufficiente al raggiungimento del target. Infine ottimizziamo questo processo tramite il nostro quadro di riferimento per il valore relativo per selezionare le opzioni interessanti che riteniamo destinate a sovraperformare. Dal lancio, la selezione attiva delle opzioni ha apportato in media circa un +0,4% annuo in termini di alfa rispetto a un'implementazione base della componente delle opzioni senza selezione attiva.