CONTRIBUTO a cura di Alix Chosson, lead ESG analyst, Environmental Investments & Research, Candriam. Contenuto sponsorizzato da Candriam.
Nonostante le guerre, le interruzioni delle forniture, l’inflazione e l’incertezza geopolitica, l’energia pulita rimane in cima all’agenda della maggior parte dei governi, come evidenziato dal numero di partecipanti alla COP 28 o dalle proiezioni dell’Agenzia internazionale per l’energia che annunciano una capacità rinnovabile record (superando i 440 GW nel 2023). Si riuscirà a raggiungere l’obiettivo globale, delineato a Parigi, di triplicare la capacità rinnovabile entro il 2030? Il tutto dipenderà dalla capacità dei governi di mantenere gli incentivi agli investimenti a lungo termine in un contesto economico in evoluzione.
Questione complicata sulla redditività
Dopo diversi anni di miglioramento, l’economia delle energie rinnovabili è peggiorata per gran parte del 2023, con un aumento medio del costo dell’energia pulita dal 20% al 30%. Le nuove costruzioni di combustibili fossili rimangono come scelte più costose, riportando le ripercussioni dei costi di produzione di gas e carbone del 2022. La redditività delle energie rinnovabili varia a seconda delle tecnologie e delle aree geografiche. Tuttavia, un costo di produzione più elevato non sempre si traduce in una minore redditività, poiché l’aumento dei prezzi dell’elettricità può avvantaggiare gli impianti esistenti.
Il costo del capitale è stato solo una parte della spiegazione del deterioramento dell’economia rinnovabile nel 2023. Con l’inflazione sia temporanea che di lunga durata, le recenti interruzioni dell’offerta e i minori costi di produzione nel quarto trimestre del 2023, rispetto al 2022 e all’inizio del 2023, fanno sperare che queste tendenze non diventino la norma per i futuri aumenti dei costi di produzione.
Le energie rinnovabili rimangono competitive
Nonostante l'aumento dei tassi e la riduzione dei costi di produzione negli ultimi trimestri, le energie rinnovabili rimangono molto competitive su base LCOE(1) e prevediamo che tale tendenza continui almeno fino al 2030, grazie al progresso tecnologico e sviluppi normativi (ex Inflation Reduction Act negli Stati Uniti).
Tuttavia, le varie tecnologie e molte parti della value chain delle energie rinnovabili hanno mostrato livelli diversi di resilienza alle mutevoli condizioni economiche. Il posizionamento tecnologico, il livello di integrazione e le dimensioni sono tutti fattori chiave. Nonostante la rapida crescita dell'energia solare fotovoltaica e i veicoli elettrici, le lacune negli investimenti della rete energetica e dei progetti eolici offshore frenano l'efficienza complessiva: parte dell’energia prodotta viene persa a causa della mancanza di infrastrutture adeguate. Inoltre, metà della crescita proviene dalla Cina e bisogna anche guardare cosa c'è dietro i dati sulla crescita.
Raddoppiare l’efficienza e triplicare l’energia rinnovabile sono precondizioni necessarie per realizzare l’obiettivo di 1,5°C dell’Accordo di Parigi. Come per ogni nuova tecnologia, le prospettive di crescita possono portare a investimenti eccessivi e a una situazione di sovracapacità, che richiedono una attenta valutazione dei modelli di business e delle condizioni finanziarie degli investitori. I progetti prevedono per lo più flussi di cassa anticipati, ma alcune aziende del settore si trovano ad affrontare una quasi costante necessità di raccogliere capitali per sostenere il livello di crescita pianificato, che diventerebbe problematico se il settore perde attrattiva.
La principale tendenza di fondo resta la regolamentazione
Oggi, la maggior parte dei progetti relativi alle energie rinnovabili coprono ampiamente il costo del capitale(2). Ma questa dinamica può cambiare rapidamente. Se si vuole che gli investimenti del settore privato abbiano successo è importante che la regolamentazione sia prevedibile.
Le prossime elezioni in Europa e negli Stati Uniti, così come le dinamiche geopolitiche, avranno un impatto significativo sulle politiche energetiche globali. I governi si trovano ad affrontare una sfida importante: decarbonizzare l’economia mantenendo prezzi di energia accessibili per tutti. La complessità aumenterà con l’incremento dell’uso delle rinnovabili e potrebbe scontrarsi con l’attuale funzionamento centralizzato dei mercati europei. I governi dovranno continuare a impegnarsi nonostante il difficile contesto economico e la crescente emergenza climatica. La geopolitica potrà svolgere un ruolo cruciale, poiché la tecnologia pulita diventerebbe una questione commerciale e di potere.
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1 Per poter confrontare le tecnologie di produzione, esaminiamo il costo livellato dell’energia (LCOE).
2 cit. Bernstein.