Più consapevoli e meno impulsive, come investono le donne secondo Moneyfarm

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Gareth Harper (Unsplash)

Maggiore avversione al rischio, lungimiranza negli investimenti e un atteggiamento “meno impulsivo” a fronte delle alterne fasi di mercato. Il profilo delle investitrici conferma evidenti differenze di approccio tra uomini e donne nelle scelte di portafoglio. È quanto emerge da un’indagine condotta da Moneyfarm in occasione dell’International Women’s Day, su oltre 80 mila clienti attivi. “Con quest’analisi abbiamo deciso di guardare più da vicino il profilo delle donne che investono con noi, un pubblico che sta crescendo sempre di più e che in Italia nel 2021 è raddoppiato rispetto al 2020”, ha commentato Patrizia Franchi, Investment Consultant Manager di Moneyfarm.

Lo studio evidenzia che, per tutti, l’obiettivo generale di un investimento è far crescere il patrimonio nel tempo, ma quando si entra nel merito di finalità più specifiche emergono differenze interessanti: le donne che hanno l’obiettivo di investire per la pensione sono quasi il doppio rispetto agli uomini; quelle che investono per proteggersi dall’inflazione il 55% in più.

Avversione al rischio

Un tema già emerso è quello della maggiore avversione al rischio da parte delle investitrici: in base alla profilazione Moneyfarm (che identifica il profilo di rischio dei suoi clienti su una scala che va da uno a sei), il 40,1% delle donne rientra nel profilo di rischio prudente (tra uno e tre) contro il 24,2% degli uomini. Soltanto il 10,1% delle donne ha un profilo di rischio alto (pari a sei), contro il 17,1% degli uomini.

Moneyfarm rileva anche delle corrispondenze tra Italia e Regno Unito. Come le investitrici inglesi, infatti, anche le italiane sembrano più determinate e risolute nella scelta di investire i propri risparmi. Una volta sottoscritto il servizio sul sito, le donne procedono all’investimento (ossia, concretamente, a versare nel loro primo portafoglio Moneyfarm) più speditamente degli uomini e lo fanno con un ammontare mediamente più alto (precisamente del 35%), nonostante dichiarino un reddito inferiore.

Minore interazione con i consulenti

Un’altra differenza evidenziata dalla ricerca è legata all’interazione con i consulenti Moneyfarm quella femminile risulta inferiore. Negli ultimi 30 giorni, scrive la società, gli uomini hanno effettuato quasi il doppio dei login delle donne al loro profilo Moneyfarm e la differenza è particolarmente marcata se consideriamo i dispositivi mobile. Anche per quanto riguarda i contatti telefonici, le donne che chiamano i consulenti Moneyfarm, in proporzione, sono meno degli uomini: il 32,8% contro il 42,6 per cento.

Nervi saldi anche in mezzo alle crisi

I consulenti rilevano anche che, complessivamente, le donne sono meno condizionate degli uomini da uno dei bias più comuni tra gli investitori, l’overconfidence. La maggiore tranquillità nell’approccio agli investimenti e la maggiore fiducia nel professionista a cui si sono affidate sono state rilevate anche nei momenti caratterizzati da un incremento significativo della volatilità sui mercati, quando era più facile perdere di vista il proprio obiettivo di lungo termine come, ad esempio, allo scoppio della pandemia (tra marzo e aprile 2020). In quell'occasione, rileva Moneyfarm, le donne che hanno disinvestito sono state il 38% in meno rispetto agli uomini. “Dai nostri dati è emerso che le donne sono meno impulsive quando investono, e hanno dimostrato di riuscire a tenere i nervi saldi anche nei momenti in cui i mercati sono stati più volatili, come in piena pandemia”, ha concluso Franchi.