Il 2014 si chiude con un massimo storico: i fondi europei raccolgono 401,11 miliardi di euro, il livello più alto da quando Morningstar ha cominciato a fare i calcoli nel 2007. Lo dice l’ultimo Morningstar Fund Flows Europe Report, in riferimento all’andamento dell’industria del risparmio nell’anno appena concluso. Un dato che supera di gran lunga i flussi netti registrati nel 2013, che si erano fermati a 258,76 miliardi di euro. Rispetto all'anno precedente però gli investitori sembrano cambiare rotta: meglio investire denaro sui fondi bilanciati ed obbligazionari che su quelli azionari. Dei 401 miliardi di euro, 364,36 appartengono ai prodotti a lungo termine (di cui i bilanciati hanno toccato cifre più alte), portando il loro patrimonio complessivo alla quota record di 5,68 mila miliardi. I fondi bilanciati infatti, con 136,19 miliardi di flussi netti, rispetto alle altre tipologie, ha di gran lunga segnato il più forte fatturato annuale. I fondi azionari, di contro, hanno raccolto asset per 44,77 miliardi, uno scarso risultato che dimezza i flussi rispetto al 2013.
“È segno che agli investitori non piace la volatilità del mercato azionario, che più volte negli ultimi anni ha portato a continue discese”, commenta Ali Masarwah del team Morningstar European Fund Flows . “Guardando più affondo i nostri dati, emerge un altro aspetto importante: mentre i flussi verso i fondi azionari a gestione attiva sono scesi in modo significativo a 23,49 miliardi di euro, la domanda di Index found (esclusi gli ETF) è passata da 15,76 miliardi di euro del 2013 ai 21,28”. Il trend di crescita delle strategie passive si fa strada anche tra i fondi obbligazionari: 11,58 miliardi di euro con un tasso del 22,7%. La crescita dei fondi obbligazionari a gestione attiva invece si è fermata a un 7,2%. Ad ogni modo gli obbligazionari si posizionano al secondo posto della classifica dei fondi più redditizi, raddoppiano i flussi in entrata rispetto al 2013, con una raccolta pari a 123,52 miliardi di euro.
“Il 2014 sarà probabilmente ricordato come l’anno dei bilanciati, la categoria che ha fatto meglio in assoluto rispetto alle altre. Si sono fatti strada anche gli indicizzati. La crescita non è però stata omogenea in Europa. Il Regno Unito e la Svizzera, dove le retrocessioni delle commissioni alle reti di distribuzione sono state ridimensionate, hanno registrato la domanda più alta di fondi indicizzati”, conclude Ali Masarwah. Guardando i dati infatti la svizzera UBS è la società che più ha beneficiato del trend di crescita dei fondi indicizzati: 2,77 miliardi di euro raccolti nei soli fondi distribuiti in terra elvetica.
Fonte: Morningstar