I fondi d'investimento sono un rischio sistemico?

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foto: autor djking, flickr, creative commons

Una delle conseguenze maggiori della crisi finanziaria è stata la valanga di nuovi regolamenti che ha inondato il settore finanziario negli ultimi anni. Le banche e gli assicuratori sono ora soggetti a norme molto più severe - in particolare per quanto riguarda i requisiti patrimoniali e la gestione del rischio - orientate ad evitare che possa ripetersi una situazione come quella vissuta nel 2008.
Anche se il mondo del risparmio gestito non è stato immune a questo tsunami normativo, sembra che i regolatori stiano preparando un altro giro di valzer per evitare squilibri e, nelle ultime settimane, diversi report di organizzazioni internazionali hanno accesso i riflettori sui fondi d'investimento, un settore che ha registrato una crescita del 40% negli ultimi dieci anni e che ad oggi gestisce un patrimonio di oltre 75 bilioni di dollari, un importo equivalente all'economia globale.

Nel numero di aprile del Global Financial Stability Report (GFSR), il FMI pone l'accento sulla forte crescita dei fondi di debito - un mercato in cui le fluttuazioni dei prezzi potrebbe avere conseguenze più gravi che in fondi azionari - e avverte che i cambiamenti strutturali che ha vissuto il sistema finanziario, insieme al prolungato periodo di bassi tassi di interesse, hanno spinto alla ricerca di rendimento attraverso investimenti meno liquidi, cosa che potrebbe essere particolarmente problematica in caso di uno choc  finanziario. Paradossalmente, l'impatto dei rimborsi su larga scala, in una situazione di questo tipo, potrebbe essere maggiore, dato che la nuova normativa scoraggia la creazione di mercato da parte delle banche, limitando ulteriormente la liquidità.

Pertanto, il FMI sostiene di "rafforzare la vigilanza del settore, con una migliore supervisione dei rischi microprudenziali e l'adozione di un orientamento macroprudenziale" che includerebbe una serie di stress test simili a quelli bancari. Il FMI intende "rivedere le funzioni e l'idoneità degli strumenti esistenti di gestione del rischio - come i requisiti di liquidità, le commissioni e le regole per la determinazione del valore delle quote di partecipazione in fondi  - tenendo presente il ruolo del settore nel rischio sistemico e la diversità dei suoi prodotti".

"In particolare", dice Gaston Gelos, capo della sezione di analisi del Global Financial Stability del FMI, "i regolatori dovrebbero trovare il modo di ridurre l'incentivo che hanno gli investitori di ritirare i loro soldi quando vedono gli altri fare lo stesso, ad esempio, con spese di riscatto ben programmate, che non sono dannose per gli investitori in generale, in modo che gli investitori che si ritirano non trasferiscono i costi della liquidità a chi rimane", una richiesta  che già da tempo le società di gestione più grandi hanno messo sul tavolo.

Importanza sistemica

Anche altre istituzioni internazionali hanno rivolto la loro attenzione ai fondi d'investimento. Poche settimane fa, il Financial Stability Board (FSB) e la International Organization of Securities Commissions (IOSCO) hanno pubblicato una nuova proposta congiunta per individuare le SGR che possono essere considerate di importanza sistemica (Systemically important financial institution SIFI). Per i più critici, questo processo è ancora troppo lento: avviato nel 2011 non avrà inizio fino al prossimo anno. Nel frattempo, i gestori sostengono che i partecipanti sono quelli che prendono il rischio, a differenza delle banche, che lo hanno in bilancio.

La verità è che i manager sono stati in grado di guidare con successo situazioni simili a quella attuale. Un recente studio congiunto di Morgan Stanley e di Oliver Wyman considera il 1996 il peggiore periodo storico per i fondi obbligazionari, quando l'aumento dei tassi della FED provocò rimborsi pari al 5% del patrimonio nei tre mesi peggiori, rispetto a 4% dell'ultima crisi finanziaria. Inoltre, lo studio rileva che oggi i fondi hanno percentuali più alte di liquidità, che si sono moltiplicati per tre nei periodi di stress. Perciò non pensa possano esserci problemi per gestire dei rimbolsi con una quantità simile.