Dellepiane (HanEtf): “Investitori istituzionali oggi con due gruppi di portafogli, una linea sostenibile e una tradizionale”

Annacarla Dellepiane News
Annacarla Dellepiane, immagine concessa (HANetf)

Continua a crescere l’appetito degli investitori per gli Exchange-Traded Products (ETP) incentrati sui criteri ESG, ma investitori istituzionali e retail danno alla sostenibilità priorità diversa rispetto alla performance.

Secondo i dati TrackInsights nei primi sei mesi del 2023 in Europa sono stati registrati afflussi verso gli ETP sui green bond per 8,3 miliardi di dollari, il 20% degli investimenti totali in questi prodotti a reddito fisso e il 30% degli afflussi in prodotti ESG nella regione. Va però fatta una distinzione tra la tipologia di clientela che si approccia ai prodotti sostenibili. “La domanda di investimenti sostenibili, nella parte retail, dipende molto dalla performance, che non è garantita e spesso comporta costi maggiori”, spiega Annacarla Dellepiane, head of Sales Italy di HANetf. L’investitore istituzionale, diversamente, è condizionato dalla regolamentazione a investire nell’ESG, specie in alcuni paesi. “Nel Nord Europa, ad esempio, i fondi pensione sono obbligati a investire in maniera sostenibile”, prosegue Dellepiane. In Italia questo meccanismo inizia ad avviarsi. “Le casse di previdenza, le assicurazioni e altri clienti istituzionali stanno cominciando a cambiare il loro investimento in termini sostenibili. Molti hanno due gruppi di portafogli, una linea sostenibile e una linea tradizionale”.

Oro sostenibile

A parità di valore del sottostante, i prodotti con chiave ESG hanno un costo superiore, il che si ripercuote sulla performance finale dell’investimento. Per questo è importante la motivazione che spinge l’investitore a preponderare per questa linea di prodotti. HanEtf ha nella sua offerta un ETC sull'oro fisico, in collaborazione con la Zecca di Stato del Regno Unito. “Questo prodotto ha il 35% di lingotti d'oro provenienti da oro riciclato, cioè con un ciclo di vita precedente. Rispetto agli altri ETC simili presenti sul mercato, è un po’ più costoso, perché produrre lingotti di oro riciclato costa di più dell’oro tradizionale. Gli investitori istituzionali però hanno accolto con successo questo prodotto, perché accettano di pagare un premium per avere un prodotto più sostenibile”. In questo caso il cliente retail invece, a parità di performance, non è disposto a pagare un prezzo in più.

HanEtf ha iniziato nel 2018 focalizzandosi sui tematici legati alla tecnologia. Prima con un prodotto legato all’e-commerce nei mercati emergenti, poi con uno che puntava sul Cloud e in seguito un ETF sui megatrend tecnologici. “Con l'arrivo della sensibilità degli investitori nei confronti dei prodotti sostenibili, nel 2021 abbiamo iniziato a inserire nel nostro range di ETF il tema ESG, l'energia pulita, la decarbonizzazione, la transizione energetica”. Con la volatilità del 2022 i prodotti che puntavano sull'energia pulita hanno performato bene ed è aumentata la domanda di quelli concentrati sulla transizione ecologica e sulle materie prime. “Abbiamo quindi cercato l'incrocio tra questi due temi e l’abbiamo trovato nel settore degli estrattori di uranio per l'energia nucleare e degli estrattori di materie per la transizione energetica, quindi rame, cobalto, litio, nichel, manganese, terre rare”.