Efama: quantità di denaro nei depositi bancari delle famiglie sproporzionata

Insights ESG
Mathieu Stern (Unsplash)

Le famiglie continuano a tenere una quantità sproporzionata di denaro in depositi bancari nella maggior parte dei Paesi europei. È quanto emerge da un rapporto di Efama, l’associazione europea dei fondi e degli asset manager, che analizza i progressi compiuti negli ultimi anni dalle famiglie europee nell'allocare una parte maggiore della loro ricchezza finanziaria in strumenti del mercato dei capitali (piani pensionistici, assicurazioni sulla vita, fondi di investimento, titoli di debito e azioni quotate) e meno in contanti e depositi bancari.

 Tra i risultati principali dell’indagine si possono citare:

- Le famiglie europee hanno aumentato le loro disponibilità di contanti e depositi bancari da 10.260 miliardi di euro nel 2015 a 13.944 miliardi di euro nel 2022, ovvero dal 36,7% della loro ricchezza finanziaria al 41,1 per cento. Parallelamente, il rapporto tra gli strumenti del mercato dei capitali e i contanti e i depositi bancari detenuti dalle famiglie è sceso da 1,73 nel 2015 a 1,43 nel 2022. “Il massiccio aumento dei risparmi nei depositi è stato determinato dalla pandemia nel 2020 (1.054 miliardi di euro) e dalla flessione dei mercati finanziari nel 2022”, segnalano da Efama.

- Le famiglie hanno aumentato i loro investimenti nei mercati dei capitali a 578 miliardi di euro nel 2021 e a 574 miliardi di euro nel 2022, rispetto a una media annuale di 303 miliardi di euro nel periodo 2015-2019. Tuttavia, l'aumento dei depositi bancari è rimasto sostanziale: 713 miliardi di euro nel 2021 e 486 miliardi di euro nel 2022.

- Rimangono notevoli differenze nel modo in cui le famiglie allocano i propri risparmi in Europa. In Danimarca, Svezia e Paesi Bassi, le famiglie detengono meno del 30% della loro ricchezza finanziaria in depositi. Tuttavia, nel 2022 la quota dei depositi ha superato il 70% a Malta, Portogallo, Lituania, Bulgaria, Slovenia, Polonia, Cipro e Grecia.

Secondo Efama sono cinque gli elementi che spiegano la diversa composizione del portafoglio delle famiglie in Europa: il ruolo delle pensioni a capitalizzazione nei sistemi pensionistici nazionali; la misura in cui le famiglie possono aspettarsi una pensione statale elevata; Il livello del reddito nazionale lordo pro capite; il livello di alfabetizzazione finanziaria; gli incentivi fiscali disponibili per gli investimenti.

Progressi per l’Italia

Nel periodo 2020-2022 alcuni Paesi hanno fatto più strada di altri. Slovacchia, Germania, Norvegia, Danimarca, Lussemburgo, Finlandia, Italia, Austria, Belgio e Repubblica Ceca hanno fatto i maggiori progressi. "Il fatto che questi Paesi siano molto diversi in termini di popolazione totale, peso economico e sviluppo finanziario conferma che i progressi verso una maggiore partecipazione ai mercati dei capitali possono essere raggiunti in qualsiasi Paese", dicono gli esperti dell'associazione.