Nonostante il basso tracking error, il fondo di punta di Eleva Capital genera alfa con un approccio ad alta rotazione del portafoglio e active share, con cui ha ottenuto il rating FundsPeople+ nel 2024.
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L'Eleva European Selection è definito un fondo azionario core. Cioè, a differenza di molti suoi simili, lo stile di gestione è completamente agnostico. Il fiore all'occhiello della boutique di Eric Bendahan, gestore della strategia e fondatore di Eleva Capital, non ha il classico bias strutturale nella selezione dei titoli (né growth né value). Inoltre, combina macro e micro nella costruzione del portafoglio, il che lo rende molto tattico e adattabile ai mutevoli contesti di mercato.
La selezione delle società si basa esclusivamente su quattro criteri: che siano aziende familiari, che siano in fase di ristrutturazione, che vi sia una divergenza tra il capitale proprio e il debito o che abbiano un multiplo di crescita superiore a quello del settore di appartenenza, con uno sconto. Per entrare in portafoglio, un titolo deve soddisfare almeno uno di questi quattro criteri.
Stile molto tattico
Questa filosofia gli ha permesso di avere sempre a disposizione società in cui investire a seconda del profilo che vuole dare al portafoglio. Uno stile molto tattico che ha funzionato nel lungo periodo e in mercati molto diversi, e per il quale è stato premiato con il rating FundsPeople+ nel 2024.
Un buon esempio è stato il 2023, dove la maggior parte dei fondi core non ha battuto il mercato: la strategia ha chiuso con un guadagno del +17,09% rispetto al 15,8% del suo indice grazie all'aver iniziato l'anno con una ponderazione del 52% in settori ciclici (principalmente consumer discretionary e finanziari), poi ha protetto il portafoglio dal deterioramento macro nel secondo/terzo trimestre dell'anno (abbassando il value al 30% e aumentando il peso di settori più difensivi come i farmaceutici e i beni di consumo) e ha sfruttato nuovamente l'ottimismo a fine anno tornando a livelli del 54% di value e del 67% di ciclici (principalmente materiali e industriali). D'altra parte, se il portafoglio del primo trimestre fosse rimasto invariato per tutto l'anno, il rendimento sarebbe stato inferiore di circa 400 punti base.
Anche il portafoglio Eleva European Selection non presenta alcun pregiudizio di capitalizzazione. A differenza di molti altri, il fondo non è orientato verso le large cap, ma può investire in società di tutte le capitalizzazioni, il che rappresenta un'ulteriore fonte di generazione di valore/diversificazione rispetto al suo indice. Ad esempio, data la scarsa performance delle small e mid cap negli ultimi anni, il portafoglio si è protetto concentrandosi sulle large cap, ma dall'ultimo trimestre del 2024 dello scorso anno il team ha iniziato ad aggiungere alcune mid cap (Akema, GN Store, Edenred), visto il miglioramento delle loro prospettive.
È interessante notare che, essendo un fondo core, ha un tracking error limitato (inferiore al 5%), ma il beta vicino a 1 non limita la sua capacità di generare alfa. Data la tatticità (turnover superiore all'85%) e l'active share (>70%), è stato in grado di ottenere un alfa superiore al 3% dal lancio.
Ultimi movimenti dell'Eleva European Selection
In termini di view di mercato, il gestore è costruttivo sull'attuale situazione europea. Da un lato, ritiene che la forza della domanda continuerà, in quanto i salari sono cresciuti più dell'inflazione e il risparmio residuo generato dopo il Covid, che ora sta producendo rendimenti in banca, fa sì che, per la prima volta da molto tempo, si percepisca un aumento della ricchezza delle famiglie.
Dall'altro lato, le imprese hanno dimostrato di poter crescere a tassi vicini al PIL nominale (che quest'anno potrebbe sfiorare il 4-4,5%). Inoltre, il ciclo di scorte in eccesso sembra essersi esaurito, per cui la produzione industriale dovrebbe riprendersi e, inoltre, la politica di riacquisto di azioni proprie, diffusa negli Stati Uniti ma non tanto in Europa, si sta affermando anche qui. Tutto questo fa pensare a Bendahan che possa aiutarci a vedere una crescita degli utili vicina al 5 per cento.