Eva Fornardi (Comgest): “Cerchiamo le small cap che siano le large corporate del futuro”

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"Le prospettiva di crescita degli utili hanno poco senso se non sono associate ad asset di qualità”. Questo è il concetto base della strategia di investimento ‘quality growth’ di Eva Fornardi, gestore del fondo Comgest Growth Europe Smaller Companies di Comgest, con rating Funds People consistente.

La Fonardi sostiene infatti che “ una crescita sostenibile degli utili delle società di piccole e medie dimensioni sia il driver principale delle performance long term. Tuttavia vogliamo esser certi che le società in portafoglio sia high quality, perchè in questo modo ci sono più probabilità di una loro crescita futura. In alcuni casi si tratta di una vera e propria ‘caccia al tesoro’, che ci permette di investire in small cap che siano le large corporate del futuro”.

“La strategia di investimento consiste in un primo screening di società small e mid cap europee, in base a criteri di utili, cash flows, crescita dinamica degli utili… valutati negli ultimi 5 anni. Successivamente si passa ad analisi qualitative su ciascuna azienda prescelta, tra cui valutazioni del settore di appartenenza, quota di mercato ed incontri con il management aziendale. A ciò aggiungiamo un'analisi fondamentale dei bilanci aziendali e dei business plan; infine incontriamo anche i competitors. Vogliamo essere sicuri che le aziende in portafoglio siano in grado di crescere autonomamente, pertanto lo stock picking avviene sulla base di high conviction, per un totale di al massimo 30- 45 titoli in portafoglio. Inoltre preferiamo investire in società con una capitalizzazione tra i 3-6 bilioni di euro (circa il 33% del portafoglio) e  tra 6-10 bilioni di euro (circa il 31%), per ovviare ad eventuali problema di liquidità sul mercato, puntando così su un mercato comunque stabile. Invece di essere legati a trend macro, le società che abbiamo in portafoglio traggono vantaggio da megatrend ben consolidati nel tempo come possono essere l’invecchiamento demografico, la digitalizzazione, la crescita della classe media”, spiega il gestore.

“Investimento quality significa che si garantisce una maggiore protezione agli investitori: in fasi di bull market infatti il fondo ha performance leggermente inferiori rispetto all’indice MSCI Europe Mid Cap, ma in caso contrario il rendimento rimane molto interssante”, aggiunge l’esperta.

“Nel 2017 si è assistito ad una correlazione tra i prezzi dell’indice MSCI Europe Mid Cap e la crescita degli EPS, contrariamente al passato, in cui si è sempre registrata una divergenza tra i prezzi e i fondamentali. Nel 2018 invece sembrerebbe che ci sia una fase di normalizzazione dei valori, sarà importante quindi monitorare la direzione che prenderà il mercato, per capire come movimentare il portafoglio. In ogni caso crediamo che la crescita degli utili delle small e mid cap europee sia ancora consistente”, conclude.