Dopo i chiarimenti forniti recentemente dall’Agenzia delle Entrate, l’uso delle coperture su strumenti PIR compliant si è drasticamente ridimensionato: principalmente perché la copertura è permessa ora solo per la componente PIR, lasciando aperto il rischio sul 30% di investimento libero. “Gli investimenti in equity sono quindi facilmente copribili con i futures sul FTSE Mib e il future di recente costituzione FTSE Pir mid Cap”, spiega Francesca Cerminara, responsabile bond e valute di Zenit SGR. “Sulla componente obbligazionaria, invece, viene gestito il rischio tasso di interesse attraverso i future governativi, e utilizzando il future sul BTP si incorpora anche una quota parte di copertura dal rischio Paese Italia”.
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