Gli italiani vanno verso investimenti più rischiosi per sfidare la pandemia

SalFalko
foto: autor SalFalko Flickr, creative commons

Quando la sfida si fa più difficile è necessario essere disposti a rischiare di più. Si potrebbe sintetizzare così il dato che emerge dallo Schroders Global Investor Study 2021, indagine annuale che ha coinvolto oltre 23.000 persone in 33 Paesi: il 28% degli investitori italiani (37% a livello globale) è ora più disposto ad aumentare l’allocazione verso investimenti ad alto rischio. La percentuale per altro sale al 43% se si guarda la fascia di età compresa tra i 18-37 anni.

Percentuale di investitori italiani e globali inclini ad allocare ‘di più’ o ‘molto di più’ verso gli investimenti ad alto rischio, suddivisi per fasce d’età

Eppure gli investitori italiani non sono stati mai caratterizzati da una propensione al rischio marcata. La pandemia in questo senso ha avuto un ruolo fondamentale. La percentuale è salita per compensare l'incertezza data dal COVID-19 e dall'aumento dell'inflazione.

A caccia di rendimenti

Secondo lo studio inoltre a spingere in questa direzione sono anche le aspettative di rendimento dichiarate nelle risposte date, quasi la metà (42%) degli investitori italiani tra i 18 e i 37 anni e oltre un terzo (35%) di quelli nella fascia 38-50 anni si aspettano rendimenti superiori al 10%, con una discrepanza significativa, ma comprensibile, rispetto al gruppo over 71 anni, la cui percentuale si ferma al 28%.

ROI annuo atteso dagli intervistati sui rispettivi portafogli nei prossimi cinque anni considerando reddito e crescita del capitale. Le vecchie generazioni si attendono rendimenti più modesti, dato che di norma con l’avanzare dell’età si rivede il profilo di rischio

Nuovi titoli in portafoglio

Secondo i dati emersi dallo Studio, a formare il podio delle tre tipologie di nuovi investimenti effettuati per la prima volta nell’ultimo anno dagli investitori italiani sono settori nuovi ed emergenti. I titoli azionari biotech e farmaceutici conquistano il primo posto (23%), il secondo va ai fondi esposti ai veicoli elettrici (21%), il terzo ai nomi di internet e tecnologici (20%), mentre seguono in coda le criptovalute (16%).

Principali tipologie di titoli acquistati per la prima volta dagli investitori italiani e globali lo scorso anno

“La nostra ricerca segnala che molte persone sentono ora di dover accettare rischi maggiori nella caccia ai rendimenti, data la pandemia. Le condizioni economiche sfidanti alle quali abbiamo assistito nel corso dell’ultimo anno hanno probabilmente influenzato questa tendenza. Non stupisce che, in uno scenario di bassi tassi interesse, le scelte di investimento più rischiose siano diventate più attraenti, soprattutto per gli investitori più giovani" spiega Lesley-Ann Morgan, head of Multi-Asset Strategy, Schroders.