I gestori con la gamma più consistente in Italia

Portada_IT_19
Funds People

Per il terzo anno consecutivo, Funds People ha stilato l’elenco dei fondi più consistenti del settore, prodotti i cui risultati hanno dimostrato stabilità e solidità negli ultimi cinque anni, distinguendosi dalla concorrenza. Non guardiamo ai fondi che hanno registrato un maggior rendimento in un determinato periodo, ma a quelli che rispetto alla loro categoria ottengono in maniera regolare la miglior performance, assumendo al contempo livelli più bassi di volatilità.

Con i dati al 31 dicembre 2017 abbiamo 539 fondi che vantano il rating Consistente (rispetto ai 514 del 2016 e ai 463 del 2015), che rappresentano quasi il 12% dell’offerta di prodotti disponibili alla vendita in Italia con track record superiore ai tre anni.

Per il terzo anno consecutivo, dunque, abbiamo calcolato quali sono gli asset manager più consistenti, ovvero quali società vantano la maggior parte della loro offerta in questo tipo di prodotti. Il principio alla base è lo stesso: cercare la solidità dell’offerta delle casa di gestione così come facciamo per i prodotti consistenti. Per questo abbiamo confrontato i suddetti fondi con tutta l’offerta disponibile alla vendita in Italia con un track record superiore ai tre anni ed eliminato da quest’universo le categorie dei fondi garantiti, monetari, obbligazionari ultra-short term e con target di rendimento (stessi criteri che vengono applicati nel processo di filtraggio dei consistenti). Successivamente, abbiamo calcolato due ratio: quella del patrimonio consistente, che mette a confronto il patrimonio totale dei prodotti consistenti con il patrimonio totale gestito (con un track record superiore ai tre anni), e il rapporto tra il numero di fondi consistenti sul totale registrato in Italia (anch’esso con almeno tre anni di storia). Tutti i dati sono ottenuti attraverso il database Morningstar Direct. Tra le case di gestione con la gamma più ampia di soluzioni (più di 30 fondi con un track record superiore ai tre anni) che presentano l’offerta maggiore, troviamo PIMCO e Union Investment, dove più del 22% dei prodotti risulta consistente. Seguono M&G Investments, con sette fondi consistenti, pari al 21,88% della sua offerta totale a tre anni, Goldman Sachs AM, Groupama AM, Invesco e Candriam, con circa il 18% dell’offerta consistente.

È interessante estendere l’analisi anche alla consistenza del patrimonio per comprendere, cioè, quanto il volume in consistenti pesi sul business con uno storico superiore a tre anni. Anche in questo caso a primeggiare è PIMCO, che presenta quasi un quarto del suo volume in fondi consistenti, così come Groupama AM, i cui sei fondi consistenti rappresentano solo il 18,75% dell’offerta ma più del 57% del patrimonio.

Società medie e piccole

Tra le società con un’offerta che oscilla tra gli 11 e i 30 prodotti con tre anni di rendimento figurano First State Investments, che ha nove fondi consistenti nel 2018, vale a dire il 69% della sua offerta per più di tre anni, e che rappresentano oltre il 92% del suo patrimonio. Seguono altre società come Polar Capital, Comgest, Barings e Lyxor AM, con oltre il 30% della loro offerta in fondi consistenti.

Guardando alle entità con un’offerta inferiore (vale a dire meno di dieci fondi con track record a tre anni), spuntano i nomi di Flossbach von Storch, Ardevora AM, Auris Gestion Privee, Boussard & Gavaudan, Capital Four, Fort Investments, Irish Life IM, Northern Trust e Specialist Investment, la cui offerta superiore ai tre anni ottiene il rating Consistente. In totale, abbiamo sette case che dispongono di un solo fondo con più di tre anni che risulta essere consistente. Ad avere metà della propria offerta in prodotti consistenti sono invece Artisan Partners, Baillie Gifford, Algebris Investments, KEPLER-Fonds e SPARX AM.

In media, i fondi consistenti rappresentano l’11,65% dell’offerta totale con oltre tre anni dei singoli asset manager. Tuttavia, il patrimonio in consistenti rappresenta il 21% del volume totale, il che denota un riconoscimento della qualità da parte degli investitori. “The winner takes all”, verrebbe da dire. E nell’offerta dei fondi è esattamente lo stesso.