Il risparmio in cima alle priorità degli italiani. E torna la voglia di viaggiare

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Ian Dooley, Unsplash

Nella classifica dei progetti delle famiglie per i prossimi mesi emergono due priorità: le vacanze e la necessità di accumulare una riserva in vista eventuali nuove emergenze. Si conferma constante, inoltre, la propensione a investire. È quanto rileva l’ultima edizione dell’Osservatorio semestrale (primavera 2021) a cura di Anima SGR realizzato in collaborazione con la società di ricerche di mercato Eumetra. Obiettivo dell’indagine: esaminare i comportamenti finanziari e le abitudini di risparmio delle famiglie italiane in funzione dei loro progetti.

L’analisi è stata condotta a marzo su un campione di 1.030 adulti cosiddetti “bancarizzati” (titolari di un conto corrente o di un libretto bancario/postale), con accesso al web, rappresentativo di circa 35 milioni di persone (di cui 52% uomini e 48% donne). All’interno di questo bacino il 50%, oltre a essere bancarizzato, è anche "investitore".

SOLIDITÀ FINANZIARIA, SENTIMENT PEGGIORATO RISPETTO ALLA PRIMAVERA 2020

Nell’analisi in merito alla situazione economica e alla solidità finanziaria del Paese rispetto allo scorso anno, si assiste a un peggioramento del sentiment degli intervistati: per il 74% dei bancarizzati e il 68% degli investitori, il contesto si conferma “grigio”. Percentuali alte anche nel medio termine per le incertezze legate alla pandemia: l’86% dei bancarizzati e l’82% degli investitori ritiene che la vicenda Covid-19 avrà un impatto negativo sulla situazione economica domestica. Tuttavia, su un orizzonte di un anno, il fronte dei pessimisti si riduce al 45% dei bancarizzati e al 36% degli investitori.

MIGLIORA LA FIDUCIA SULLA SITUAZIONE PERSONALE

Un dato differente arriva se si prende in esame la situazione personale rispetto a un anno fa. In questo caso si assiste a una riduzione del numero dei pessimisti rispetto ai tempi della prima e della seconda ondata di Covid-19. In particolare, tra quanti sono riusciti a risparmiare o a investire durante la pandemia il sentiment si rivela negativo per il 41% dei bancarizzati e il 30% degli investitori. Anche qui, su una prospettiva di un anno, la percentuale di pessimisti si riduce al 29% dei bancarizzati e al 23% per gli investitori. Per quanto riguarda, infine, la solidità finanziaria del proprio patrimonio personale, il 39% dei bancarizzati e il 55% degli investitori la giudicano molto/abbastanza solida.

LA PERCEZIONE DEL RISCHIO

Quasi nullo lo scostamento in merito alla percezione dei rischi rispetto alla rilevazione dello scorso autunno. Le pandemie si collocano in vetta alla classifica per il 68% dei bancarizzati e il 67% degli investitori (a ottobre le percentuali erano rispettivamente al 63 e al 60). Al secondo posto tra gli eventi negativi, il rischio di disoccupazione e di recessione. Seguono, in ordine di gravità, shock finanziari, cambiamento climatico e disastri naturali.

I PROGETTI, VIAGGIARE E RISPARMIARE

Le recenti riaperture e la riduzione dei contagi hanno dato impulso ai progetti legati alla possibilità di spostarsi. L’obiettivo di viaggiare e andare in vacanza è segnalato dal 38% dei bancarizzati e dal 39% degli investitori (a ottobre i dati si fermavano rispettivamente al 29 e 30%). Resta ai primi posti il programma di risparmiare sia per le emergenze (oltre il 50% del campione su entrambi i profili) sia per accumulare una riserva di sicurezza (si passa dal 24% al 33% per i bancarizzati e dal 33% al 39% per gli investitori). Il 57% dei bancarizzati e il 75% degli investitori, inoltre, riescono a risparmiare con costanza.

L’indagine conferma anche questa volta la resilienza della propensione a investire: il 60% dei bancarizzati e l’80% degli investitori ha dichiarato che se oggi avesse dei soldi da investire punterebbe su prodotti finanziari (rispetto a un 29% e 28% rispettivamente che sceglierebbero immobili).

IL MOTORE DELLA SOSTENIBILITÀ

Uno sguardo anche al trend ormai centrale della sostenibilità, complice la consapevolezza sui temi ambientali, sociali e di governance innescata anche dalla pandemia, soprattutto riguardo all’impatto degli aspetti climatici sulla salute e sull’economia. Per il 70% dei bancarizzati e il 66% degli investitori un’azienda che si definisce “sostenibile” deve occuparsi di rispetto dell’ambiente e di non inquinare; a questo si somma l’impegno nella lotta al cambiamento climatico (per il 42% dei bancarizzati e per il 44% degli investitori); oltre che il rispetto dei dipendenti e la tutela dei posti di lavoro (per il 38% dei bancarizzati e per il 39% degli investitori).