Istituzionali, perché puntare ancora sul private equity

Tavola rotonda ARCA su PE
Tavola rotonda private equity. Foto Tetris Production per FundsPeople

Negli ultimi anni i tassi d’interesse ai minimi storici e le quotazioni elevate dei titoli azionari hanno canalizzato flussi eccezionali di investimenti sui mercati privati. Lo sviluppo delle masse in questo comparto è stato favorito dall’interesse crescente degli investitori istituzionali che, attratti da ritorni attesi più elevati nel medio-lungo termine e in un’ottica di diversificazione, hanno progressivamente destinato una quota più alta dei propri patrimoni a questa tipologia di asset class. Pur riconoscendo che l’aumento dei tassi d’interesse ha reso questa asset class ad alta leva finanziaria meno appetibile, l’appeal dei private market tra gli investitori istituzionali non si è ridotto. Un recente sondaggio condotto da State Street conferma questa tendenza, con il 68% degli investitori istituzionali intervistati che prevede di continuare a investire sui mercati privati mantenendo gli attuali obiettivi. All’interno dei mercati privati, il private equity si conferma l’asset class più interessante, con il 63% degli istituzionali che, sempre secondo il medesimo sondaggio, prevede di destinarvi la quota maggiore di investimenti nei prossimi due o tre anni. Proprio sul rapporto tra istituzionali e private markets (in particolare private equity) si è concentrata la prima parte della tavola rotonda targata FundsPeople.

Tutti i commenti sono riferiti al contesto del 14 marzo 2023