“I green bond sono un argomento di grande attualità. In Eurizon abbiamo due fondi sui green bond ex Art. art 9, uno specializzato sui mercati obbligazionari internazionali e l’altro sulle obbligazioni societarie green. In generale l’offerta sul mercato è ancora limitata, ma su questo fronte ci sono cambiamenti perché il segmento dei green bond sta crescendo” osserva Andrea Loraschi, portfolio manager di Eurizon . “Inoltre, tante emissioni, specie inizialmente, per la grande richiesta erano prezzate a premio, quindi i rendimenti erano interessanti ma non tanto quanto emissioni similari. Considerata la richiesta, è un mercato che tenderà a svilupparsi molto e oggi forse è ancora più chiaro che un green bond è costruito in modo da dover rispettare i propri impegni. Cioè, per i green bond deve essere chiaro da prospetto cosa si va a fare e lo si fa secondo una serie di principi, peraltro naturalmente determinati dal basso, da associazioni di mercato stesse, che indicano a che cosa ci si deve ispirare, e contestualmente verificate da certificatori esterni”. Secondo il manager in questo ambito c'è molto interesse, che porterà a un consolidamento del mercato. “Impossibile inserire un progetto di costruzione di pale eoliche di una municipalità scozzese all’interno di un fondo tradizionale, mentre un green bond consente un empowerment locale per i cittadini che partecipano alle iniziative. Dal premio che c’era all’inizio ora si va verso un bilanciamento, con rendimenti che cominciano a essere più in linea rispetto a emissioni simili. Segnale interessante di un mercato che si sta stabilizzando e diventa più liquido. Ci aspettiamo che le fabbriche prodotto creino un numero crescente di fondi specializzati sui green bond, parallelamente all’aumento delle emissioni sul mercato di questa tipologia di obbligazioni”.
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