Azionario USA large-cap, l’importanza di un approccio disciplinato

Taymour Tamaddon notizia
Taymour Tamaddon, immagine concessa T. Rowe Price

CONTRIBUTO a cura di Taymour Tamaddon, gestore della strategia T. Rowe Price Funds US Large-Cap Growth Equity, di T. Rowe Price. Contenuto sponsorizzato.

Sebbene i guadagni pluriennali dei titoli growth large-cap siano stati alimentati, in parte, dall'innovazione e dalla crescita degli utili, una Federal Reserve altamente accomodante e il forte sentiment degli investitori hanno spinto alcuni segmenti del mercato a valutazioni estreme. Ad oggi, nel 2022, molti titoli growth hanno subito una brusca correzione, determinata dall'aumento dei tassi d'interesse, dall'inflazione e dall'invasione russa dell'Ucraina.

Una cosa è certa, gli ultimi cinque anni sono stati senza precedenti sotto diversi punti di vista. In questo periodo, i titoli growth large-cap hanno generato i rendimenti più alti dalla fine degli anni ’90 e l’Indice Russell 1000 Growth è diventato molto concentrato. Nel momento di picco, lo scorso agosto, i primi cinque titoli per capitalizzazione di mercato rappresentavano circa il 40% dell’indice. Nel frattempo, l’espansione dei multipli, più che degli utili e dei flussi di cassa, ha guidato l’apprezzamento dell’indice.

L’impatto del contesto attuale sulla nostra strategia

In generale, a livello di strategia, miriamo a stimare i tassi di crescita, la durevolezza e il potenziale di crescita di un’azienda, più che provare a prevedere l’andamento dei suoi multipli. Siamo convinti che il maggiore vantaggio che possa ottenere un investitore provenga da una corretta analisi del potenziale di crescita degli utili e dei flussi di cassa di un’azienda.

Nell’ambito di questo processo sviluppiamo target di prezzo a tre anni per ogni titolo, il che ci aiuta a evitare di vendere una posizione troppo presto o troppo tardi. Molti titoli growth large-cap hanno superato di gran lunga i nostri target di prezzo negli ultimi anni, spingendoci a vendere e a perderci parte dei loro straordinari guadagni. Nel primo trimestre, tuttavia, questa disciplina sui prezzi ha contribuito allenostre  performance relative.

Veicoli elettrici e fintech: due aree nel mirino dei mercati growth

Guardando ai singoli settori, vediamo molto interesse verso i veicoli elettrici e le valutazioni, in alcuni casi, sono elevate. Tuttavia, riteniamo che il settore offra molte opportunità per gli investitori, anche se le più attraenti si trovano al di là dei nomi più noti, come Tesla(1). In particolare, siamo particolarmente interessati alla supply chain dei veicoli elettrici. Due dei nostri investimenti recenti sono stati in aziende piccole e private che riteniamo abbiano un potenziale di crescita di lungo termine in un mercato delle batterie con risorse limitate. Una di queste offre un servizio di riciclo delle batterie, mentre l’altra fornisce una tecnologia che ne migliora la performance.

Solo una breve nota su Rivian1 : il titolo ha subito un drastico calo rispetto ai massimi raggiunti poco dopo l'IPO dello scorso novembre e ha inciso notevolmente sulle nostre performance. Se l’azienda riuscirà a sfruttare il contratto di fornitura di veicoli per le consegne ad Amazon e a dominare l'embrionale mercato dei veicoli elettrici, continuerà a offrire un notevole potenziale di rialzo. Naturalmente, non c’è garanzia al riguardo.

Nell’ambito del fintech siamo interessati ad alcune aziende di pagamenti tradizionali. Queste società stanno investendo in nuove tecnologie, quindi probabilmente sopravviveranno e prospereranno, ma sono ancora scambiate con un buon sconto rispetto al mercato nel complesso, poiché gli investitori sono scettici sul fatto che possano tenere il passo con il cambiamento e con i nuovi operatori del settore. Vedo alcuni parallelismi con Microsoft1, che alcuni erano pronti a rimuovere dai portafogli circa sei anni fa a causa della concorrenza di Amazon Web Services1 e altri operatori.

Guardando avanti e il nostro posizionamento

Vedo due scenari all’orizzonte. Nel primo gli investitori riescono a prevedere la recessione in arrivo, con l’inflazione che persiste, e la Fed reagisce. Ciò implica che le valutazioni continuerebbero a diminuire nei prossimi 3-6 mesi. In questo scenario, alla luce del nostro orientamento sul lungo periodo, posizionerei il portafoglio in modo più aggressivo.

Nel secondo, la Fed riesce a garantire un ‘soft landing’, alzando i tassi abbastanza da far scendere l’inflazione, ma senza pesare sull’economia. In questo scenario le valutazioni potrebbero riprendersi rispetto ai livelli attuali e i titoli growth potrebbero performare abbastanza bene nei prossimi 12-18 mesi. Tuttavia, continuiamo ad aspettarci una normalizzazione delle valutazioni dei titoli growth nei prossimi tre anni: basta pensare che, anche dopo il recente calo, le valutazioni si trovano attorno ai livelli del 2019. Tuttavia, prevedere quando e con quale rapidità ciò avverrà è complesso.

Di conseguenza, il nostro portafoglio resta posizionato in modo difensivo in questo contesto, pur rimanendo allineato al nostro mandato. Abbiamo allocato una porzione più consistente del solito sulle aziende meno sensibili ai tassi o alle condizioni economiche, come quelle del settore sanitario. Favoriamo anche le catene di discount, che potrebbero addirittura beneficiare di un rallentamento dell'economia e di una maggiore cautela da parte dei consumatori.


Fonti e note 

1 Gli specifici titoli identificati e descritti non rappresentano tutti i titoli acquistati, venduti o raccomandati all'interno del portafoglio, e non é possibile presumere che I titoli individuati e trattati siano o saranno redditizi.

Rischi Chiave - i seguenti rischi sono materialmente rilevanti per il portafoglio:

Rischio legato ai titoli small e mid cap - I prezzi dei titoli delle società small e mid cap possono essere più volatili rispetto a quelli delle azioni di società a capitalizzazione più alta.

Rischi generali del fondo

Rischio azionario - Le azioni possono perdere valore rapidamente per diverse ragioni e anche mantenere prezzi bassi a tempo indeterminato.

Rischio ESG e di sostenibilità - Il rischio ESG e di sostenibilità può incidere molto negativamente sul valore di un investimento e la performance del fondo.

Rischio di concentrazione geografica - Il rischio di concentrazione geografica può determinare una maggiore dipendenza della performance dalle condizioni sociali, politiche, economiche, ambientali o di mercato vigenti nei Paesi o nelle regioni in cui sono concentrati gli asset del fondo.

Rischio associato alla copertura - Le attività di copertura implicano costi e possono funzionare solo parzialmente, non essere fattibili in alcuni momenti oppure fallire completamente l'obiettivo.

Rischio investimento nel fondo - Il fondo d’investimento comporta determinati rischi ai quali l’investitore non sarebbe esposto se investisse direttamente nei mercati.

Rischio gestione - Il rischio di gestione può sfociare in potenziali conflitti di interesse riguardanti le obbligazioni del gestore degli investimenti.

Rischio di mercato - Il rischio di mercato può esporre il fondo alle perdite provocate da variazioni inattese di un'ampia gamma di fattori.

Rischio operativo - Il rischio operativo può generare perdite a seguito di incidenti causati da persone, sistemi e/o processi.

Informazioni Importanti

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