È in arrivo un’ondata di disruption nel settore dei servizi finanziari

CONTRIBUTO a cura di Matt Lipton, CFA, portfolio manager di Wellington Management. Contenuto sponsorizzato da Wellington Management.

Sono dell’avviso che sia appena iniziato un ciclo di sconvolgimenti e cambiamenti strutturali nel settore dei servizi finanziari che durerà dieci o più anni. Quello della finanza si è unito solo di recente ai tanti settori che negli ultimi anni sono stati interessati da cambiamenti di tipo strutturale; la crisi finanziaria globale e le relative conseguenze hanno infatti rimandato a lungo l’innovazione e la disruption in tale ambito. Ora, però, credo che il cambiamento sia imminente, grazie a una serie di fattori chiave nonché alla crescita della digitalizzazione e ad altri catalizzatori emersi durante la pandemia.

  1. L’adozione dei big data e del cloud computing: benché sia un tema ben noto a numerosi settori, per i servizi finanziari è ancora tutto da scoprire. In base alle nostre ricerche, stimiamo che il 5% delle banche possa aprire un conto online per un cliente end-to-end, e riteniamo che i big data e il cloud offriranno una soluzione per un bacino di utenza ben più vasto.1 La procedura di concessione di prestiti online al momento non è molto efficiente, in quanto richiede tuttora troppi passaggi manuali, mentre le nuove tecnologie offrono diverse opportunità di digitalizzazione delle operazioni. Le società di assicurazione, per esempio, hanno iniziato solo di recente a integrare i big data in aree come quella relativa alla sottoscrizione dei contratti.

Con il passare del tempo dovremmo assistere a un rinnovamento pressoché totale dell’infrastruttura finanziaria. Penso che saranno molti i settori interessati da tale fenomeno, ivi compresi i fornitori di servizi e di software per il back-office delle società finanziare, e che tra le banche e le compagnie di assicurazione esistenti si conteranno numerosi “vincenti e perdenti”.

  1. La democratizzazione dei servizi finanziari: oltre 60 milioni di cittadini americani non hanno accesso a servizi finanziari di qualità nelle aree del credito e dei conti correnti.2 Tuttavia, le cosiddette neobanche e le società del settore tecnologico possono sfruttare le tecnologie digitali e mobili per creare esperienze migliori negli ambiti dei servizi bancari, dell’accesso al credito e delle competenze in materia di investimenti, e crediamo possano farlo in modo più rapido ed economico.

Le neobanche, ad esempio, possono acquisire un cliente a circa un terzo del costo rispetto a una banca tradizionale e tuttavia registrare potenzialmente lo stesso lifetime value. Si tratta di una formula decisamente pericolosa dal punto di vista delle società esistenti, le quali, nel contesto attuale, stanno perdendo quote di mercato nei segmenti dei depositi, dei prestiti (acquisto di auto, mutui, al consumo) e dei servizi di intermediazione.

  1. Inclusione finanziaria nei mercati emergenti: questa opportunità non riguarda solo gli Stati Uniti. La disruption in ambito fintech interessa anche regioni con un’elevata densità di popolazione come India, Indonesia e Brasile. Favorisce la creazione di condizioni di parità nelle aree dove l’accesso ai servizi bancari scarseggia e contribuisce a rideterminare il prezzo dei prodotti finanziari. Molte istituzioni finanziarie affermate non hanno ancora investito nelle tecnologie e offrono un accesso limitato ai propri servizi, oltre ad applicare prezzi elevati. Tutto ciò sta iniziando a cambiare; le società fintech hanno trovato nuove modalità innovative di offrire prodotti a prezzi più ragionevoli ai consumatori dei Paesi emergenti e hanno acquisito quote di mercato delle aziende esistenti.

L’aspetto più importante è che tale situazione offre numerose opportunità per le migliaia di aziende pubbliche e private già esistenti e per quelle innovative. E se ne presenteranno sempre di più. Ad esempio, crediamo che nei prossimi 24 mesi oltre 100 società fintech presenteranno una IPO. In altre parole, si stanno gettando le fondamenta per la creazione di numerose aziende innovative e, grazie alla disruption che ne deriverà, gli investitori in cerca di opportunità potranno trovare sul mercato sia le società vincenti che quelle perdenti.

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1Fonte: Wellington Management, 2021.
2Fonte: Federal Reserve, 26 marzo 2021, Economic Well-Being of US Households.