Contributo a cura di Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale FEduF
Contributo a cura di Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale FEduF.
La crisi economica ha fatto emergere la necessità di fornire sistematicamente, specie ai futuri protagonisti della vita economica, informazioni e strumenti utili per gestire le situazioni quotidiane legate al denaro.
Oggi tutte le principali istituzioni politiche e finanziarie dei Paesi industrializzati hanno nelle loro agende l’incremento del livello della cultura finanziaria dei cittadini sia per assicurare una maggiore efficienza dei mercati sia per favorire una crescita equilibrata e sostenibile per l’economia.
I dati del World Competitiveness Index del 2019 di IMD (International Institute for Management Development) vedono l’Italia al 44° posto della classica generale, sebbene significativi miglioramenti si siano registrati nelle aree più vicine ai temi centrali per FEduF: l’accesso all’Università, il rapporto studente/docente nelle scuole secondarie e l’uso della tecnologia digitale.
Nel corso degli ultimi cinque anni in Italia banche, associazioni di categoria e movimenti dei consumatori hanno promosso molte iniziative per colmare le lacune informative in ambito economico finanziario ed è stato istituito, presso il MEF, il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria che ha l’obiettivo di programmare e promuovere iniziative di sensibilizzazione ed educazione finanziaria per migliorare in modo misurabile le competenze dei cittadini italiani in materia di risparmio, investimenti, previdenza, assicurazione.
L’esperienza della Fondazione per l’Educazione finanziaria e al Risparmio ha confermato l’esigenza di avviare un processo di educazione finanziaria a partire dalle scuole, con strumenti e modalità innovative che possano rendere piacevoli e semplici delle tematiche complesse. Educare i giovani al risparmio ed all’uso consapevole del denaro è un’attività prioritaria dal momento che un bambino “educato finanziariamente” sarà maggiormente in grado, da adulto, di fare scelte ponderate.
La definizione di educazione finanziaria, infatti, racchiude tutte le competenze e conoscenze necessarie a prendere decisioni informate e consapevoli rispetto alla gestione del denaro e si pone come uno strumento indispensabile per il benessere individuale e sociale.
L’obiettivo della nostra Fondazione, costituita dall’ABI cinque anni fa, è quello di diffondere in Italia una nuova consapevolezza culturale che aiuti le persone a sviluppare il proprio senso critico e compiere scelte finanziarie adeguate alle proprie esigenze. Il punto di partenza è la necessità di abbattere la soggezione che spesso è legata ad argomenti da “addetti ai lavori” e di stimolare interesse e curiosità attraverso strumenti semplici e divulgativi.
Va infatti ricordato che una scarsa conoscenza economica oltre a pregiudicare il raggiungimento del benessere individuale, può ostacolare l’inclusione sociale e indebolire quel concetto di democrazia economica che dovrebbe essere diritto di ogni cittadino.