Il nuovo approccio di AllianzGI dedicato all’engagement sul clima: Climate Engagement with Outcome

Contenuto a cura del Team Sostenibilità di Allianz Global Investors. Contenuto sponsorizzato.

La sostenibilità è diventata il fulcro delle scelte degli investitori, che hanno, infatti, preso maggiore consapevolezza dell’importanza di applicare i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG: Environmental, Social and Governance) lungo l’intera catena del valore degli investimenti, al fine di ottimizzare la gestione del rischio e generare rendimenti sostenibili nel lungo periodo. Tuttavia, obiettivi e richieste sono molto diversi, per questo in AllianzGI mettiamo a disposizione processi di investimento sostenibili che adottano svariati approcci, adattabili ai differenti livelli di integrazione ESG e alle diverse preferenze della clientela.

L’approccio CEWO

AllianzGI offre ai suoi clienti un approccio per la gestione dei rischi ESG rilevanti (IESG: Integrated ESG), nonché un’offerta di soluzioni sostenibili che comprende tre diversi approcci: Sustainable, SDG-aligned e Impact. L’approccio IESG si focalizza su considerazioni a livello di rischio, mediante l’integrazione dei rischi ESG rilevanti nell’analisi degli investimenti, senza porre alcuna limitazione all’universo di riferimento. Gli investimenti SDG-aligned mirano a favorire un’evoluzione positiva sul fronte ambientale e sociale tramite l’allineamento con uno o più obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU, mentre l’Impact Investing ha come obiettivo la generazione di un impatto a livello ambientale o sociale misurabile rispetto a specifici indicatori di performance (KPI). Infine, con le nostre strategie Sustainable, SRI Best In Class (BIC) e Climate Engagement with Outcome (CEWO), vogliamo creare portafogli attraenti per i clienti interessati a investimenti che generino un rendimento finanziario ma al tempo stesso riflettano i propri valori. Pertanto, in fase di analisi degli investimenti e costruzione del portafoglio, teniamo conto tanto delle valutazioni finanziarie quanto di quelle di sostenibilità.

In particolare, le strategie che seguono il nuovo approccio dedicato all’engagement sul clima, il Climate Engagement with Outcome (CEWO), prevedono l’applicazione di criteri minimi di esclusione e l’attività di engagement con i primi 10 emittenti di carbonio in termini assoluti presenti nel portafoglio. L’obiettivo è incoraggiare tali aziende a ridurre il loro impatto dannoso sul clima e favorire la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Il CEWO fa leva su un approccio di engagement ben consolidato all’interno di AllianzGI e rappresenta un ulteriore passo avanti nella sua attività di stewardship proattiva, andando a concentrarsi su fattori strategici quali quelli ambientali, consapevole dell’urgenza di questa sfida globale e del ruolo attivo che dovrebbero avere gli asset manager.

L’approccio CEWO si concentra infatti sugli aspetti “E, S e G” legati al cambiamento climatico. Le best practice e gli obiettivi variano a seconda dei settori e dei segmenti di attività.

Ecco alcuni esempi:

Fattori ambientali:

• Target di riduzione delle emissioni di carbonio

• Emissioni di gas serra

• Biodiversità

• Acqua

• Rifiuti

• Innovazione di prodotti e processi

Fattori sociali:

• Impatto sociale dei piani di ristrutturazione

• Coinvolgimento nella filiera

• Programmi di riqualificazione

• Impatti sulle comunità locali

Fattori di governance:

• Responsabilità del CdA per il cambiamento climatico

• Competenze del CdA in materia di cambiamento climatico

• Remunerazione legata a cambiamento climatico/sostenibilità.

L’approccio CEWO mira a soddisfare la crescente richiesta di prodotti che supportino la transizione delle aziende verso un’economia a minore intensità di carbonio, attraverso l’innovazione tecnologica e la fissazione di target ambiziosi di riduzione delle emissioni basati su dati scientifici. Si distingue quindi dall’approccio SRI Best-in-Class (SRI BIC) già disponibile in AllianzGI, che invece è adatto a clienti alla ricerca di un prodotto che investa in società già impegnate per quanto riguarda i fattori ESG.

Analisi degli emittenti di carbonio

I primi 10 emittenti di carbonio in termini assoluti (emissioni assolute dell’azienda, non ponderate per il patrimonio, scope 1+2) vengono individuati ogni anno nel quarto trimestre. Tale analisi è avvenuta per la prima volta nel 2020 sulla base di dati MSCI e delle posizioni in ciascun portafoglio

In base alle nostre evidenze, il focus sui primi dieci emittenti consente di catturare la maggior parte delle emissioni del portafoglio complessivo, in una percentuale che tipicamente oscilla tra il 50% e l’80%. Tale dato si riferisce a portafogli azionari, obbligazionari e multi-asset. Dal confronto tra fondi incentrati su settori, segmenti o stili diversi, emergono delle differenze: nel caso di un fondo con molte posizioni in titoli energetici, ad esempio, la quota di emissioni ascrivibile ai primi dieci emittenti assoluti sarà di norma maggiore rispetto a quella di un fondo growth più esposto alla tecnologia. Abbiamo provveduto a determinare i primi 10 emittenti assoluti in tutti i fondi oggetto di applicazione del CEWO, per verificare che rappresentassero un’ampia percentuale delle emissioni assolute di carbonio. Anche nei fondi obbligazionari molto diversificati, che detengono numerose posizioni, la selezione dei primi 10 emittenti assoluti ci ha permesso di isolare una percentuale di emissioni del 50-80% rispetto al totale del portafoglio.

Al fine di identificare gli obiettivi dell’attività di engagement, il team di ricerca sulla sostenibilità sta lavorando ad un’analisi volta a individuare problematiche strategiche e best practice per ciascun settore. È importante differenziare le questioni a livello settoriale, poiché le differenze, per esempio, tra il comparto finanziario e quello delle utility, sono sostanziali. In base ai dati a disposizione si individuano problematiche quantitative, che vengono poi valutate sotto il profilo qualitativo, così da essere certi di aver identificato le questioni di engagement più rilevanti.

Per affrontare e risolvere le problematiche ambientali può essere necessario diverso tempo. Pertanto, il reporting circa i passi avanti nell’attività di engagement avrà cadenza annuale, con modalità che varieranno a seconda dei temi e dei settori. In mancanza di una risposta alla richiesta di engagement o di un impegno effettivo da parte dell’emittente al fine di migliorare il suo percorso relativamente all’impatto climatico, sarà valutato il disinvestimento nell’ambito di una procedura di escalation.


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