Nel 2022 azionario tra l’incudine e il martello

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Johan van Geerteruyen. Foto ceduta (DPAM)

CONTRIBUTO a cura di Johan Van Geeteruyen, CIO Fundamental Equities di DPAM. Contenuto sponsorizzato.

Dopo tre anni scoraggianti ma con performance eccellenti, gli investitori si chiedono giustamente: "Cosa viene dopo?" Cosa rimarrà di tutto questo in futuro ora che il tapering è vicino e l'inflazione sta aumentando? Le nubi all'orizzonte stanno offuscando la visione ottimistica che gli investitori avevano questa estate. Il Covid, purtroppo, è ancora al centro della scena. Con l'arrivo dei vaccini, il mondo ha intravisto una chiara via d'uscita; una luce in fondo al tunnel. Tuttavia, una lenta e non omogenea diffusione dei vaccini, specialmente nei Paesi in via di sviluppo, unita a nuove varianti del virus e lockdown ancora diffusi in luoghi come Cina, Malesia, Vietnam hanno esacerbato numerose problematiche.

I colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento globale sono una seconda sfida chiave, in parte legata alla prima

Nel 2020, i consumi sono diminuiti, le aziende hanno dato fondo alle proprie scorte, che hanno raggiunto i minimi storici a causa delle incertezze future, mentre la produzione ha rallentato durante i lockdown. Se già dal mese di novembre, era chiaro che per soddisfare la futura domanda repressa, la ripresa a forma di V, le aziende avrebbero dovuto riprendere la produzione a pieno regime, la carenza di manodopera e di scorte in tutta la catena del valore hanno messo a dura prova la produzione specialmente degli anelli finali della catena produttiva. Le conseguenze prevedibili sono state, tra le altre, un allungamento estremo dei tempi di consegna.

Questo ci porta al forte aumento dei prezzi. Le imprese sono pronte a pagare un prezzo più alto per le forniture e i componenti necessari per poter servire i propri clienti nella speranza di non perdere quote di mercato. Il risultato però è un eccesso di ordini in alcuni casi e, di conseguenza, un'impennata dei prezzi per materie prime, semiconduttori, cibo, logistica e salari. Si tratta di una tipica reazione a catena che ora è visibile in più catene del valore. Il sistema è sotto stress. Siamo convinti che questa situazione si risolverà, anche se è difficile definire una tempistica esatta. Tuttavia, se la situazione si protraesse ancora rischieremmo di assistere a una riduzione della domanda da parte dei consumatori non disposti ad attendere per entrare in possesso dei prodotti o a pagare prezzi maggiorati. 

Altra sfida, la Cina: la determinazione di Xi Jinping nel passaggio da un’economia guidata dall'industria ad una guidata dal consumo deve essere gestita correttamente. La premessa perché ciò avvenga è l’aumento del reddito medio in Cina. Ciò può causare un effetto a catena in tutta l'economia globale: se la Cina aumenta il consumo di 1 unità e riduce gli investimenti di 1 unità, il suo PIL rimarrà invariato. Tuttavia, le conseguenze si sentiranno in tutto il resto del mondo.

Tre grandi attori economici dovranno quindi prendere una decisione difficile che darà forma ai mercati nel 2022 e oltre

Le banche centrali dovranno definire se l'alto livello dell’inflazione sia un fenomeno transitorio o strutturale. Le aziende si troveranno ad affrontare discontinuità e un'acuta carenza di forniture, decidendo di conseguenza se continuare a pagare prezzi elevati per logistica, ecc e gestendo come riversare questi aumenti di prezzo sui loro clienti. Ciò avrà un impatto sui margini futuri e sulla loro quota di mercato.

Infine, il consumatore. Sarà pronto a pagare per i suoi acquisti? Avrà la pazienza di aspettare un anno intero per entrare in possesso della sua nuova auto? Il risultato di tutte queste scelte ci dirà come si comporteranno i mercati quest'anno.

In conclusione, vediamo una serie di elementi che sostengono la nostra tesi, ovvero che i mercati continueranno a dare risultati positivi nel 2022:

  • La crescita rimarrà al di sopra dell’attuale tendenza
  • Nessun lockdown previsto, ma misure restrittive mirate
  • Le valutazioni relative sono diventate più attraenti
  • La maggiore ricchezza delle famiglie solleverà la domanda in modo strutturale
  • I colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento spingono verso un maggiore capex
  • La politica monetaria rimane accomodante
  • Lo stimolo fiscale persiste

Per quanto riguarda il posizionamento, si dovrebbero favorire i settori che contribuiranno a risolvere i problemi attuali come i colli di bottiglia dell'offerta, la minore produttività, i cambiamenti dirompenti, l'ESG. Negli investimenti prediligiamo aziende competitive a livello di prezzo, con focus sulle tecnologie innovative, così come un solido Capex aziendale e orientate alla sostenibilità ambientale. Queste aziende sono idealmente posizionate per beneficiare delle principali tendenze nel 2022.


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