Sei temi caldi per l'azionariato attivo nel 2022

Andrew Howard e Kimberley Lewis notizia

CONTRIBUTO a cura di Andrew Howard, head of Sustainable Research, ESG e Kimberley Lewis, head of Active Ownership di Schroders. Contenuto sponsorizzato.

Per i fund manager e gli analisti degli investimenti sostenibili di Schroders, sono almeno 6 i temi chiave per le attività di engagement su cui concentrarsi nel 2022.

Temi ESG da monitorare

Quest'anno il cambiamento climatico ha dominato le prime pagine dei giornali, in particolar modo nel periodo precedente a COP26. É un trend che continuerà anche nel 2022, ma secondo il team dedicato agli investimenti sostenibili di Schroders maggiore attenzione sarà data alle tematiche sociali come la gestione del capitale umano, i diritti umani, la diversità e l'inclusione. Ci aspettiamo inoltre un focus su biodiversità e risorse naturali limitate poichè l’agenda sull'ambiente ha iniziato a includere molti altri temi oltre a quello del cambiamento climatico.

1. Clima

Le richieste di intervento e trasparenza in relazione agli impegni assunti per fronteggiare i mutamenti climatici sono ai massimi storici. A inizio 2021 abbiamo scritto alle società del FTSE 350 chiedendo di pubblicare i loro piani sulla transizione e abbiamo esteso le attività di engagement in Europa e USA. Continueremo a chiedere a tutte le società in portafoglio, in particolare quelle più esposte, di fissare degli obiettivi chiari.

Schroders stessa si è impegnata ad azzerare le proprie emissioni nette e l’influenza che riuscirà a esercitare attraverso le attività di engagement sarà fondamentale per raggiungere l'obiettivo.

2. Biodiversità e risorse naturali limitate

Come mostra il grafico, l’impatto dell’uomo sull’ambiente sta accelerando a un ritmo allarmante. Temi quali biodiversità e disponibilità di risorse naturali limitate diverranno sempre più specifici. Il team di ricerca di Schroders si interessa già da tempo a questioni come la deforestazione, l'agricoltura e la produzione sostenibile di cibo, nonchè la gestione dei rifiuti.

Oltre ad aver avviato un’attività di engagement al nostro interno, collaboriamo con le aziende per spronarle a divulgare informazioni circa l'impatto che i rischi legati al capitale naturale potrebbero avere sulle loro attività operative.

3. Gestione del capitale umano

La pandemia ha posto la questione del capitale umano in primo piano; basta pensare ad esempio alle politiche di 'smartworking', nonché alla salute, alla sicurezza e al benessere dei lavoratori.
Grande attenzione verrà data alla gig economy e a modelli di lavoro non tradizionali che negli ultimi anni sono notevolmente aumentati.

Siamo consapevoli che la modifica delle modalità di lavoro può avere dei vantaggi e che con ogni probabilità proseguirà nel futuro. Allo stesso tempo, le società in cui questi lavoratori sono direttamente o indirettamente impiegati avranno la responsabilità di offrire loro un trattamento adeguato.

Nelle prime fasi della crisi abbiamo contattato diverse aziende e, in seguito, effettuato attività di follow-up per sostenere quelle che si impegnano a garantire per quanto possibile la protezione del personale e dei loro stakeholder. Nel momento in cui molte economie faticano a tornare alla normalità, è fondamentale che tali priorità non vengano accantonate.

4. Diversità e inclusione

La diversità e l'inclusione continueranno ad avere un ruolo di primo piano nell'ambito della nostra attività di engagement e saranno cruciali nel 2022 e oltre. Storicamente, in tutta l'industria, l'impegno per la diversità si è concentrato sulla differenza di genere a livello di consigli di amministrazione.

Abbiamo intenzione di esercitare ulteriori pressioni affinchè il tema goda di una maggior copertura in senso sia orizzontale che verticale, comprendendo i team esecutivi e il management, fino alla forza lavoro in senso lato, considerando la diversità razziale, socioeconomica e LGBT.

Nel Regno Unito, ad esempio, una revisione della diversità etnica nei consigli di amministrazione, chiamata Parker Review, ha sfidato le aziende FTSE 100 a raggiungere l'obiettivo "uno entro il 2021" fissato per la prima volta nel 2016. Secondo l'ultimo aggiornamento, il 37% delle aziende intervistate non aveva alcuna rappresentanza di minoranze etniche nei propri consigli di amministrazione.

A novembre, Schroders ha scritto ai presidenti del FTSE 100 sull'argomento e dal 2022 voterà contro il presidente del comitato nomine di qualsiasi società del FTSE 100 che non abbia soddisfatto il requisito.

5. Diritti umani

Siamo convinti che sia importante valutare il tema dei diritti umani in base all'impatto che le aziende possono avere sui detentori dei diritti stessi. In tale categoria rientrano il personale (la forza lavoro attiva lungo la filiera), le comunità (l’impatto dell’attività aziendale) e i consumatori (i prodotti e servizi offerti).

Quest’anno è il decimo anniversario dell’adozione degli UN Guiding Principles on Business & Human Rights (UNGP). Si tratta di una serie di linee guida per Stati e società volte a evitare la violazione dei diritti umani e a fronteggiare gli abusi nell’ambito dell’attività aziendale. L’engagement è fondamentale per favorire e incrementare l’adozione e l’integrazione degli UNGP nel prossimo decennio.

Non possiamo poi dimenticare i problemi in materia di diritti digitali - diffusione di informazioni errate e violazioni della privacy - che diventeranno sempre più frequenti nell’era dei social media. Anche l’accesso ai medicinali ha acquisito enorme rilevanza durante la pandemia.

6. Governance, supervisione e assemblee societarie

Il sesto tema su cui si concentrerà il team dedicato all'azionariato attivo nel 2022 è la governance, che è alla base di tutte le questioni ESG. Ci attendiamo un maggiore controllo sui registri di voto e sulle decisioni degli azionisti, in particolare riguardo al clima. Altri trend degni di nota sono l'aumento delle votazioni “Say on Climate” negli ordini del giorno delle assemblee, le proposte degli azionisti sulle questioni razziali e l'aumento nella reportistica dei parametri che misurano la sostenibilità.

Il dialogo tra CdA e investitori sarà un valido strumento per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità nell'interesse della collettività e di tutti gli stakeholder. Ecco perché ci confronteremo con gli amministratori indipendenti al fine di conoscere la loro opinione su questi temi.