Il mercato italiano e quello europeo “presentano, al momento, sicuramente più opportunità rispetto al contesto globale”, sostiene Antonio Zennaro, responsabile Relazioni Istituzionali Fondazione Enasarco. L’Europa “negli ultimi anni è rimasta un po' indietro su una serie di tematiche, dall'approvvigionamento energetico, alla sostenibilità, alla riconversione green, ma anche al reshoring. Per progredire maggiormente servono investimenti in specifici settori come, ad esempio, quello farmaceutico e manifatturiero” prosegue l’esperto, secondo cui “il private debt offre l’opportunità di costruire su misura le esigenze di chi ottiene il finanziamento, probabilmente meglio di quanto riuscirebbe a fare il canale bancario. È vantaggioso anche per gli investitori, perché incorpora una serie di costi e rischi, ma anche rendimenti più elevati rispetto alla media dei mercati quotati”. Per quanto riguarda l’Italia, “ritengo che tutto il sistema industriale avrà bisogno di importanti investimenti, a partire da l'opportunità fornite dallo stesso PNRR, per cui le aziende dovranno mettere in campo una serie di trasformazioni. Vi sono molte realtà non solo del Nord Italia, ma anche del Centro-Sud che potranno sfruttare le opportunità offerte da questa asset class, specialmente nelle aree meno coperte dalle reti territoriali bancarie”, conclude Zennaro.
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