Secondo Assogestioni la raccolta nel mese supera 7,7 miliardi e porta il totale complessivo al massimo storico di 2.574 miliardi. Fondi aperti in testa. Tra le categorie, confermata la preferenza per l’azionario.
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Un altro mese di raccolta in positivo e nuovo massimo storico per il patrimonio gestito che supera i 2.574 miliardi di euro grazie all’effetto combinato della raccolta e dell’attività di gestione. Secondo i dati diffusi da Assogestioni, novembre aggiunge un nuovo “segno più” all’elenco (lungo 11 mesi) dei risultati positivi per l’industria del risparmio gestito in Italia: la raccolta del mese si attesta a 7,7 miliardi, in crescita rispetto ai 6,3 miliardi raccolti a ottobre, e porta il totale da inizio 2021 a sfiorare gli 84 miliardi.
Gestioni collettive e di portafoglio
Nel dettaglio del mese, le gestioni collettive attraggono masse per 4,5 miliardi: il grosso dei flussi va in direzione dei fondi comuni (3,5 miliardi), mentre i fondi chiusi raccolgono 998 milioni. Ammontano, invece, a 3,2 miliardi le sottoscrizioni registrate dalle gestioni di portafoglio, con 1,4 miliardi raccolti dal retail e 1,8 miliardi dagli istituzionali. Sul totale del patrimonio gestito, la quota prevalente degli asset pari a 1.326 miliardi (il 51,5% del totale) è impiegata in fondi aperti o chiusi, mentre gli investimenti nelle gestioni di portafoglio ammontano a 1.248 miliardi (48,5% del totale).
Raccolta per categorie
L’azionario resta in testa alle preferenze degli italiani nei fondi aperti. Nel mese gli azionari hanno raccolto 2,4 miliardi (e rappresentano il 29,1% del totale dei fondi aperti), seguiti dai bilanciati con 1,8 miliardi (13,1%). Torna in positivo la raccolta dei fondi obbligazionari che, dopo il segno meno per 203 milioni a ottobre, riprendono terreno e segnano 254 milioni (35,1% del totale dei fondi aperti), mentre i flessibili seppur mantenendo un risultato positivo vedono un rallentamento con una raccolta di 243 milioni contro i 775 milioni di ottobre (19,4%). Continuano invece i deflussi per i fondi monetari che perdono 1,2 miliardi (3,2% del totale).
I migliori e i peggiori di novembre
Sul fronte dei dati di gruppo, a novembre si assiste a qualche “scossone” nella classifica di raccolta, con Intesa Sanpaolo che passa in territorio negativo, mentre Amundi Group conquista il gradino più alto del podio con una raccolta per 2,28 miliardi. Segue in seconda posizione Poste Italiane con 2,13 miliardi di flussi in entrata e terza Anima Holding che accumula sottoscrizioni per 2,08 miliardi.
Fonte: Assogestioni. Elaborazione propria (dati in milioni di euro).
Negativo per il Gruppo Generali, che chiude il mese con deflussi per 1,34 miliardi e, in una nota, precisa che il risultato di raccolta registrato “include l’effetto materiale derivante dai flussi sui fondi monetari all’interno dei mandati assicurativi in gestione”. In seconda posizione il Gruppo Intesa Sanpaolo, che vede un segno meno per 666 milioni (legato al negativo di Eurizon per 1,3 miliardi dovuto a 2,4 miliardi di deflussi nei portafogli istituzionali, mentre Fideuram segna un positivo per 624 milioni). In terza posizione Jp Morgan AM che segna -190 milioni di raccolta.