Rosti (Vanguard): "Continuare a crescere tramite accordi con reti di consulenti e banche private"

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Simone Rosti. Foto concessa (Vanguard)

Tre anni fa, esattamente il 18 gennaio 2019, Vanguard, società leader nel settore degli investimenti indicizzati, faceva il suo primo passo in Italia tramite il debutto su Piazza Affari di 19 ETF azionari e obbligazionari. A quello ne sarebbe seguito poi un altro, l'apertura nel 2021 della sede di Milano a testimoniare l'importanza del Paese per il colosso degli ETF. La guida, sin dagli inizi, è stata affidata a Simone Rosti, in qualità di country head, con il quale FundsPeople si è confrontata sui risultati riportati in questi anni e sulle ambizioni per il 2022.

"In questo periodo abbiamo raggiunto tre obiettivi importanti. Innanzitutto, quello di costituire solide e sostenibili fondamenta all’attività della società, attraverso la quotazione degli ETF su Borsa Italiana e ottenendo un riscontro positivo da parte degli investitori italiani, in termini sia di interesse sia di raccolta" spiega Rosti. Il secondo è relativo alla crescita del team italiano tramite cui "siamo sempre più vicini agli investitori italiani, istituzionali e retail. Il terzo risultato, invece, riguarda il supporto che Vanguard sta dando al mercato verso la riduzione complessiva dei costi degli investimenti, semplificazione e maggiore trasparenza" sottolinea il country head. Una presenza stabile nel Paese può consolidare quanto avviato negli scorsi anni e "può consentire a Vanguard di operare in maniera sistematica con gli investitori istituzionali, consulenti finanziari, anche indipendenti, e banche private" rivela.   

Una questione di accordi

Come già accennato, uno degli obiettivi per l'anno appena iniziato è quello di continuare a crescere e ampliare gli accordi con reti di consulenza finanziaria e banche private. Tra questi "sottolineo come le partnership già siglate con Banca Widiba e Banca Aletti rappresentino i primi importanti accordi siglati in Italia tra reti di CF, private banking e un asset manager focalizzato su ETF e fondi indicizzati" commenta l'esperto.

"Faremo leva sull’attività di supporto ai consulenti finanziari attraverso il modello Advisor’s Alpha, ideato per costruire portafogli coerenti con il profilo di rischio dei clienti, ottimizzare l'efficienza fiscale e aiutare i clienti a raggiungere i propri obiettivi, senza dimenticare gli aspetti di finanza comportamentale, e anche sul lancio del programma Vanguard 360 dedicato ai consulenti finanziari" spiega Rosti.

Un altro ambito di sviluppo fondamentale è quello rappresentato dagli investitori istituzionali. "A oggi, su Borsa Italiana sono quotati 25 ETF, di cui 14 azionari e 7 obbligazionari e 4 multi-asset in diverse classi di azioni. Sicuramente proseguiremo il percorso di ampliamento della nostra offerta intrapreso con il lancio in Italia di Vanguard LifeStrategy, la gamma di portafogli di ETF multi-asset (che a oggi contano quasi 400 milioni di euro di patrimonio in gestione) e il lancio di soluzioni indicizzate azionarie e obbligazionarie con focus ESG" prosegue il country head.

ETF, risultati in crescita

Complice il perdurare della pandemia COVID-19, il mercato degli ETF ha continuato, anche nel 2021, a mettere a segno buoni risultati. "A livello globale, gli ETF di Vanguard hanno attratto 347 miliardi di dollari, pari a un quarto dei 1.300 miliardi di dollari raccolti a livello complessivo dall’industria degli ETF. Nella classifica dei primi dieci ETF più scambiati dagli investitori, ben sei sono targati Vanguard. Gli ETF riscuotono consenso gli investitori perché sono strumenti facilmente negoziabili, trasparenti, resilienti e a basso costo" spiega Rosti. E conclude con una battuta circa il "nodo" commissioni: "Riteniamo che il tradizionale collocamento, basato su commissioni e retrocessioni, possa essere superato. Sono gli stessi investitori a sentirne l’esigenza e i consulenti finanziari ne sono sempre più consapevoli".