TPI, analisi del nuovo strumento anti-frammentazione della Bce

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Alexander Schimmeck. (Unsplash)

L'ultimo incontro della Bce ha cambiato di molto lo scenario preesistente. Oltre ad aumentare i tassi di interesse di 50 punti base, l'autorità monetaria presieduta da Christine Lagarde ha anche annunciato i dettagli del suo nuovo strumento anti-frammentazione, il Transmission Protection Instrument (TPI). Si tratta di una novità nell'insieme degli strumenti a disposizione di Francoforte. Sarà attivabile per contrastare le dinamiche degli spread che mettono in pericolo la trasmissione della politica monetaria nell'area euro. Sulla carta, gli acquisti nell'ambito del programma TPI avverrebbero se i mercati diventassero disfunzionali e i prezzi si discostassero dai fondamentali economici.

Obblighi per i paesi emittenti

Lo strumento sarà disponibile per tutti i Paesi della zona euro e potrà essere attivato a piena discrezione del Consiglio direttivo. La sua dimensione sarà illimitata. Le obbligazioni sovrane saranno idonee per gli acquisti di TPI, mentre ci sarebbe l'eventualità di prendere in considerazione anche il settore privato. “Nel caso delle obbligazioni sovrane, le condizioni di ammissibilità sono rigide. Il Paese emittente sarà obbligato a perseguire politiche fiscali e macroeconomiche sostenibili, oltre a rispettare il quadro di bilancio dell'UE. Il Paese dovrà inoltre rispettare il Recovery and Resilience Fund (RRF)”, spiega Didier Borowski , Global head of Market Vision dell'Amundi Institute.

Le scadenze variano da uno a dieci anni. “Il TPI sarà attivato sulla base di un'approfondita valutazione degli indicatori di mercato e di trasmissione, di una valutazione dei criteri di ammissibilità e tenendo conto che l'attivazione del TPI è proporzionale al raggiungimento dell'obiettivo principale della Bce. Gli acquisti verranno interrotti sulla base di un miglioramento duraturo nella trasmissione o sulla base della valutazione che le tensioni persistenti siano dovute ai fondamentali del singolo Paese. La sterilizzazione degli acquisti non è stata menzionata, ma non dovrebbe avere un impatto persistente sul bilancio della Bce. Il Outright Monetary Transactions (OMT) continuerà a essere disponibile per i Paesi che lo richiedono", precisa.

I quattro criteri di ammissibilità

Secondo Karsten Junius, capo economista di J. Safra Sarasin SAM, l'idoneità al TPI dipenderà da quattro criteri:

1. Rispetto del quadro di bilancio dell'UE; in particolare, non essere soggetto a una procedura per eccessivi disavanzi.

2. Assenza di gravi squilibri macroeconomici; ovvero non essere oggetto di una procedura per squilibri eccessivi.

3. Sostenibilità fiscale.

4. Avere politiche economiche solide e sostenibili. "Questo implica che il TIP non ha un approccio incondizionato, che aumenta le possibilità di rispettare i requisiti legali nell'UE. E in particolare quelli della Corte Costituzionale tedesca, che limitano il governo tedesco a impegni fiscali incondizionati e illimitati", afferma.