Banche europee, in Italia e Spagna ci sarà un piano di consolidamento

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foto: autor Cinzia A. Rizzo/fataetoile, Flickr, creative commons

Nelle prospettive del settore bancario e dei servizi finanziari europei rimangono luci ed ombre. Gli analisti sottolineano che la situazione economica in cui si dovranno muovere gli istituti di credito sono in miglioramento e che l’Asset Quality Review ha tracciato una linea di demarcazione tra gli istituti che sono pronti a cogliere la ripresa economica rispetto a quelli ancora impreparati. A sorprendere l’opinione pubblica, ma non gli operatori, sono stati i commenti a corredo dei dati della BCE nei quali risulta che le finanze pubbliche tedesche hanno contribuito al salvataggio del sistema bancario germanico con 64 miliardi di euro contro i 26 della Francia e i 6 dell’Italia, peraltro già restituiti e lautamente retribuiti. “Sebbene la crisi finanziaria risulti in via di conclusione, gli strascichi per il sistema finanziario sono ancora evidenti con tassi di interesse bassi, debolezza strutturale della domanda e aumento della disintermediazione; anche dal lato commissioni da servizi la situazione rimane incerta anche se in miglioramento”, dice Corrado Caironi, investment strategist di R&CA.

Spiega: “la continua riduzione dei costi per fronteggiare spread più competitivi ha avviato programmi strategici di ampio respiro come l’accorpamento di strutture dello stesso gruppo, la riduzione degli sportelli e lo sviluppo di servizi online. Su questo tema, il mercato stima un aumento delle operazioni straordinarie di M&A, ma potrebbe rimanere deluso sul fronte transfrontaliero, mentre Italia e Spagna vedranno un piano di consolidamento con interessanti opportunità locali. A dare fiducia al settore rimane comunque l’abilità della BCE con le sue operazioni monetarie non convenzionali, che per il prossimo anno dovrebbero arrivare a mille miliardi di euro e che vedranno nel sistema finanziario un importante veicolo di stimolo alla crescita economica”.

Infine le valutazioni: in realtà sono molte le banche che quotano ampiamente sotto 1x il loro patrimonio TNAV; gli operatori sono preoccupati dall’ammontare di crediti inesigibili ancora a bilancio e non si dicono convinti che gli utili possano compensare la riduzione di queste partite in breve termine. A questa prudenza di fondo gli analisti del settore sottolineano comunque che il settore finanziario potrebbe invece offrire sorprese positive proprio sul lato della profittabilità.