A un mese dalla crisi torna la normalità per H2O AM

Bruno Crastes
Bruno Crastes, fondatore H2O AM

È passato un mese da quando Morningstar ha deciso di rivedere il rating Bronze del fondo Allegro di H2O AM, la boutique di investimento controllata da Natixis IM, a seguito della notizia pubblicata sul Financial Times riguardo ad una parte illiquida del portafoglio, oltre che ad un possibile conflitto di interessi su tali investimenti. Ciò che ha spinto Morningstar alla revisione del rating, non è stato tanto la presenza di strumenti illiquidi, ma più che altro il fatto che quelle obbligazioni, che pesavano sul fondo H2O Allegro, l’unico ad essere stato interessato dalla revisione del rating da parte di Morningstar,  al massimo del 9%, fossero state emesse da diverse società appartenenti ad una holding dell'imprenditore tedesco Lars Windhorts, e che Bruno Crastes, CEO di H2O AM, fosse all’interno dell’advisory board di una di queste, la Tennor Holdings.

Di fronte a queste notizie, non sono stati pochi gli investitori che hanno scelto di vendere le loro quote dei fondi di H2O. Dopotutto, il tempismo non è stato dei migliori, dal momento che la notizia è stata resa nota qualche giorno dopo l’annuncio nel Regno Unito della chiusura del fondo flagship di Neil Woodford, uno dei più grandi fund manager, che ha sempre dichiarato dal canto suo: "non c'è mai stato un problema di illiquidità".

Tuttavia col passare del tempo questi rimborsi si sono ridotti, mentre la società di gestione ha cercato di adottare una politica di comunicazione trasparente, tramite anche un video esplicativo di Crastes, in cui spiegava, tra le altre cose, la scelta di Morningstar di mantenere il rating neutrale del fondo H2O Allegro. Di conseguenza i 7 miliardi di rimborsi netti che la casa di investimento ha subito dallo scorso 18 giugno (stando ai dati Morningstar al 18 luglio) si sono concentrati nella seconda metà di giugno. Infatti nell’ultima settimana si sono registrati flussi positivi di circa 33 milioni di euro.

Sono i primi segni di un ritorno alla normalità che hanno portato H2O AM a ripristinare le commissioni di sottoscrizione per molti dei suoi prodotti, che erano state sospese al momento della crisi, non applicabile per le SR shares Nello specifico, come riportato dal sito web della società, dal primo agosto, la classe A del fondo H2O Multi Aggregate avrà nuovamente una commissione di sottoscrizione del 5% e dal 2 settembre verrà ripristinata la stessa commissione del 5 % alle classi retail di H2O Largo, H2O Adagio, H2O Allegretto,H2O Moderato, H2O Allegro e H2O MultiBonds – che passano ai fondi -  mentre stanno valutando quando riapplicarle alle classi istituzionali. Inoltre, la SGR ha deciso di sostituire le commissioni di ingresso del 5% pagabili ai a fondi come H2O Multistrategies e H2O Vivace, con una commissione fino al 5% pagabile alla società di gestione. Nessun cambiamento è previsto per la SR shares.

Al di là di tutti i rimborsi, gli investitori che hanno deciso di mantenere le loro posizioni si staranno chiedendo come si sono comportati i fondo post crisi. Sulla base del valore patrimoniale netto del 19 giugno e dell'ultimo disponibile alla chiusura di venerdì 19 giugno, secondo i dati Morningstar, la redditività media di tutti i fondi gestiti da H2O è stata dello 0,39%. In particolare, i tre fondi controversi, H2O Allegro, H2O Adagio e H2O Multibond, hanno registrato rispettivamente nell’ultimo mese (nel periodo dal 19/6 al 18/7) rendimenti dello 1,18%, -0,53% e 2,18%. Si tratta di valori moderati se consideriamo che il gestore stimava inizialmente perdite tra il 3 e il 7% .