Azionario Usa, opportunità interessanti al di là delle mega cap del tech

Anthony Nappo News
Anthony Nappo, immagine concessa (AllianceBernstein)

Prospettive favorevoli per l’azionario Usa nonostante l’incertezza per i tassi più alti più a lungo, i timori di recessione e i rischi geopolitici globali. È questa la view di Anthony Nappo, co-gestore dell’AB Select US Equity Portfolio di AllianceBernstein, un fondo che ha ottenuto il Rating FundsPeople nel 2023. “Siamo convinti che le performance del mercato azionario statunitense possano ampliarsi, contribuendo a far crescere l'S&P 500 equal-weight rispetto al benchmark”, spiega Nappo intervistato da FundsPeople. “Rimane da capire quale sarà la direzione di questo allargamento che, a nostro avviso, andrà a beneficio di quei titoli di qualità che sono rimasti un po’ indietro”, aggiunge. In questo segmento, la casa di gestione vede una lunga lista di azioni che condividono una serie di caratteristiche interessanti. “Nel dettaglio, il prezzo del loro titolo è aumentato meno degli utili per azione (EPS), sia nel 2023 che tra il 2019 (prima della pandemia) e adesso, e si trova lontano dai picchi precedenti; le attività e i bilanci sono resilienti; gli EPS sono al massimo storico e sono in crescita; le revisioni sono state positive o quasi stabili”; dice il gestore.

Non ci sarà una recessione

Guardando all’outlook, lo scenario di base della casa di gestione prevede un rallentamento dell'economia, non una recessione. “Attualmente ci stiamo concentrando sull'andamento dei tassi, non solo in base alle dichiarazioni della Fed, ma anche a ciò che il mercato sceglie di prezzare”, spiega Nappo. “Il secondo aspetto cruciale che stiamo monitorando è il mercato del lavoro, ossia il pilastro dei consumi statunitensi, che sostiene il settore immobiliare, stimola la spesa e influisce sui costi per le aziende. Sebbene l'ultimo rapporto sull'occupazione sia stato negativo rispetto ai precedenti, indicando quindi un rallentamento, non siamo sicuri che questa sia la nuova tendenza; abbiamo bisogno di vedere ulteriori dati”, dice l’esperto.

Valutazioni interessanti

Il settore con la maggior allocazione dell’AB Select US Equity Portfolio è rappresentato dall’IT con un peso a fine ottobre 2023 di oltre il 23%, seguito dal settore finanziario (circa il 14,7%) e health care (circa il 14,4 per cento). Il tech rimane nella strategia del gestore un settore chiave, in cui si riscontra un potenziale di upside delle valutazioni anche a fronte di revisioni degli utili al di sopra delle aspettative durante l’anno. “Le tech USA sono estremamente potenti e detengono quote di mercato considerevoli, se non addirittura dominanti, nei rispettivi settori. Salvo alcuni casi, poi, non sono valutate eccessivamente, poiché sostenute dalla loro redditività. Di fatto, quest'anno hanno registrato le migliori revisioni positive degli utili, mentre quelle di molti settori sono negative sia per il 2023 che per il 2024. Pertanto, riteniamo che i prezzi delle azioni di queste aziende meritino di essere più alti”, osserva Nappo.

Oltre le ‘Magnifiche 7’

In generale, il gestore di AllianceBernstein ritiene che il mercato si sia concentrato un po' troppo sui ‘Magnifici 7’, i titoli delle mega gap di Wall Street Nvidia, Tesla, Apple, Microsoft, Alphabet, Meta e Amazon che da inizio anno stanno registrando forti performance. Il gestore sta dando, invece, particolare attenzione alle realtà le cui quotazioni sono rimaste indietro rispetto alla crescita degli utili negli ultimi due anni. “Si tratta di aziende che sembrano non avere particolari problematiche e che godono di giudizi positivi. Registrano crescite nei ricavi, negli utili e nel flusso di cassa libero e ci interessiamo a quelle che vengono guidate da team di gestione competenti e che hanno una solida storia di ritorno di capitale sotto forma di dividendi e riacquisti di azioni”, spiega il professionista. “Dobbiamo pensare al mercato come se fosse un gioco a somma zero: alla crescita dei Magnifici 7 corrisponde la vendita di altri titoli. E molti di questi sono stati venduti in modo ingiusto. Pertanto, riteniamo si possano trovare opportunità interessanti in settori come media, sanità, beni di consumo, utilities, e persino nel settore tecnologico nel senso più ampio”, dice il gestore.

Il gestore vede anche opportunità nelle società di digital advertising e semiconduttori: “Le società di digital advertising, che hanno compiuto passi importanti per ridurre i costi e dovrebbero quindi aumentare la redditività, così come le aziende di semiconduttori che stanno abilitando l'intelligenza artificiale. La domanda per i loro prodotti è reale e continuerà a crescere, anche se si dovrà prestare attenzione e muoversi tatticamente se le valutazioni dovessero diventare eccessive”, dice Nappo. “Al contrario, riteniamo che nel settore dei veicoli elettrici il mercato si sia spinto troppo in là, e troppo in fretta, mentre stiamo riducendo l’esposizione alle big tech rivolte ai consumatori, poiché a nostro avviso il loro livello attuale di innovazione non giustifica valutazioni premium, e le tendenze dei consumatori statunitensi potrebbero sollevare qualche preoccupazione”, sottolinea.

Update del portafoglio

Nel terzo trimestre, il team di gestione ha incrementato l’allocazione in settori quali energia, telecomunicazioni e beni di consumo. “Le aziende energetiche hanno rendimenti molto solidi sui flussi di cassa liberi, e l’OPEC ha dimostrato di sostenere il prezzo al barile, mentre le compagnie petrolifere USA, pur avendo aumentato la produzione quest'anno, stanno adottando un approccio disciplinato”, spiega Nappo. Nei servizi di comunicazione, invece, il team di gestione del fondo si sta concentrando su aziende con valutazioni EV/EBITDA molto ragionevoli, flussi di cassa in crescita e buyback in aumento, mentre guarda da vicino utility e beni di consumo, ingiustamente puniti a causa dell’aumento dei tassi. “Per quanto riguarda le nuove posizioni, infine, dopo aver ridotto l'esposizione ai Magnifici 7, abbiamo individuato le società tech di valore ragionevole guardando al di fuori di quelle più popolari, scegliendo di aggiungere quelle che presentano un potenziale di crescita degli utili”, dice il gestore. Infine, vista la generale preoccupazione per lo stato di salute dell'economia statunitense, sono state ridotte la posizioni sui titoli del settore consumer discretionary e su alcuni titoli industriali.