Core o satellite, come usare gli ETF obbligazionari in portafoglio

FundsPeople Talks 11 ottobre. Foto di Enrico Frascati
FundsPeople Talks 11 ottobre. Foto di Enrico Frascati

Uno dei fenomeni che ha caratterizzato il 2023 è stato il chiaro riposizionamento dei portafogli degli investitori in termini di asset allocation. La politica monetaria delle banche centrali, la ricerca di stabilità in un periodo di volatilità sui mercati azionari e l’elevata inflazione sono alcuni dei fattori che hanno contribuito a rendere il segmento obbligazionario la scelta prediletta degli investitori, sia lato ETF che fondi attivi. In Italia i risparmiatori si sono orientati principalmente verso i segmenti più tradizionali e sicuri del mercato, come le obbligazioni governative, americane soprattutto, e il corporate investment grade europeo. Chi investe oggi nel fixed income, dunque, sembra adottare un approccio più conservativo, cercando di acquistare rendimento e mantenerlo fino alla scadenza. Di fronte a questa evidenza, l’industria del gestito ha “reagito” proponendo soluzioni come i fixed maturity product nel tentativo di intercettare i flussi che al momento si orientano verso l’investimento amministrato. In questo senso, un’altra novità sul fronte dell’innovazione di prodotto è stato anche il recente lancio in Europa degli ETF iBonds di BlackRock. Su questi strumenti e, in generale sui vantaggi dell’uso degli ETF per accedere all’asset class obbligazionaria, si è discusso durante la seconda delle tre tavole rotonde sugli ETF dei FundsPeople Talks.

I commenti si riferiscono al contesto dell'11 ottobre 2023.