Torna l’appetito per gli emergenti tanto che le principali case di gestione internazionali, nei vari roadshow in giro per l’Europa, accanto alla strategia multiasset, sono tutte a proporre strategie che puntano a quei mercati. Basta prendersi un po’ di rischio in più. Ma, alle porte della fine del tapering statunitense, i mercati emergenti stanno davvero in piedi da soli o sono ancora legati a doppio filo con gli Usa? Prima di rispondere a questa domanda, dicono gli esperti, quello che conta è essere selettivi dato che, tra tensioni geopolitiche e volatilità, questa è un’area da prendere non certo come un blocco unico. Meglio allora scegliere singoli paesi e valute e non prodotti di investimento generici sull’area emergente.
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