MFS IM: view di mercato e update delle strategie Prudent Capital e Prudent Wealth

Barnaby Wiener e Shanti Das-Wermes MFS IM
Barnaby Wiener e Shanti Das-Wermes, immagine concessa (MFS IM)

Gli investitori stanno attraversando una fase di grande incertezza per il restringimento drammatico delle condizioni finanziarie degli ultimi dodici mesi, con il passaggio da più di un decennio di tassi a zero a un ambiente attuale in cui Fed funds sono schizzati al 4-5 per cento. E questo cambiamento secondo Barnaby Wiener, Equity portfolio manager di MFS IM crea molti stress potenziali nel sistema. “Nessuno può sapere in anticipo in quali parti del mercato queste turbolenze si materializzeranno”, spiega il gestore in un’intervista a FundsPeople. “Solo poche settimane fa nessuno pensava ad una crisi bancaria e in pochi avevano sentito parlare della Silicon Valley Bank. E questi non saranno i soli impatti che questo grande cambiamento porterà con sé”, avverte. “Ma allo stesso tempo, l’inflazione è a livelli che non si registravano da quarant'anni e per questo le banche centrali sono state costrette ad intervenire in modo deciso”, argomenta.

Sul lungo temine secondo Wiener la battaglia contro l’inflazione potrebbe dimostrarsi più difficile del previsto. “Il maggior rischio per gli investitori è che questa inflazione diventi incorporata nell'economia. I tassi ora ci dicono che in un futuro non troppo lontano si normalizzerà per l'arrivo di una recessione. Può esser vero, ma c'è una possibilità che l'inflazione si stabilizzerà a livelli elevati”, prevede l’esperto. Questo perché secondo Wiener ci sono fattori strutturali che la potrebbero sostenere. “Il primo di questi è la demografia, per l'uscita dal mondo del lavoro dei baby boomers e l'abbandono di molti posti di lavoro accelerato dal Covid. Questo potrebbe significare una crescita del costo del lavoro, con una richiesta sempre più pressante per un aumento dei salari in linea con l’impennata del costo della vita. Ciò porterebbe a una spirale inflattiva molto rischiosa”, spiega Wiener. Secondo l’esperto anche il nuovo ambiente geo politico del post Covid e aggravato dallo scoppio della guerra in Ucraina influisce sui prezzi. “Il periodo esteso di bassa inflazione a cui abbiamo assistito è dipeso dalla fine della guerra fredda e dalla globalizzazione, con la delocalizzazione delle produzioni in regioni a più basso costo del lavoro. Ma anche questo sta cambiando”, dice. “Ora con il fenomeno della de globalizzazione le aziende puntano di più ad assicurarsi una sicurezza delle catene di fornitura che ad abbassare i costi di produzione. Lo scenario peggiore è che si avrà una recessione, ma l'inflazione rimarrà persistente”, argomenta.

Dove trovare opportunità

In questo contesto, secondo l’esperto, risultano interessanti gli attivi che proteggono i portafogli dall’inflazione. Tra questi il real estate con bassa leva finanziaria o i business con flussi di cassa indicizzati all'inflazione, come ad esempio le infrastrutture e in particolare le torri di telecomunicazione. Inoltre il focus del gestore è sulle aziende con un forte potere di prezzo e una composizione della marginalità sostenibile. “In generale bisogna evitare le aziende con costi troppo elevati in relazione agli utili, che sono le più a rischio in un ambiente inflazionistico, come ad esempio il settore dei consumi discrezionali”, spiega l’esperto.

Prudent Capital e Prudent Wealth

Barnaby Wiener gestisce assieme Shanti Das-Wermes, David Cole ed Edward Dearing i fondi MFS Meridian Fund - Prudent Wealth e Prudent Capital che hanno ottenuto il Rating FundsPeople nel 2023. La prima caratteristica distintiva di queste strategie è che sono orientate al lungo termine, in conformità con la filosofia di investimento di MFS IM. Come obiettivo di investimento il Prudent Capital punta a generare redimenti simili a quelli azionari con una minore volatilità attraverso il ciclo di mercato. La discrezionalità nell'asset allocation da vita a un portafoglio concentrato di azioni e obbligazioni globali, non soggetto a vincoli di benchmark e con un’enfasi sul valore assoluto e non su quello relativo. Per il fondo Prudent Capital, l'esposizione azionaria può variare dal 50% al 90% del portafoglio, mentre quella al reddito fisso dal 10% e al 50 per cento. A complemento della strategia, per contenere la volatilità e garantire una protezione al ribasso, possono essere aggiungiti dei derivati. “Siamo molto focalizzati sulla protezione dai rischi di downside e lo facciamo a livelli differenti tramite l’asset allocation, l’alto grado di selettività dei titoli del portafoglio e tramite i derivati. L’essere agnostici dal benchmark ci da la libertà di cercare le opportunità dove si trovano, senza vincoli”, afferma Shanti Das-Wermes. “Mentre il Prudent Capital ha un target esplicito di esposizione al fixed income, il Prudent Welath non ha questo requisito. E la seconda distinzione, tra i due fondi è che il portafoglio del Prudent Wealth è meno concentrato e può investire in società di qualsiasi dimensione comprese le small cap”, analizza. Attualmente l'esposizione all'equity è vicina al 50% per il Prudent Capital e al 60% per il Prudent Wealth. “Siamo posizionati a un basso livello di esposizione azionaria per evitare il rischio dato l’incertezza dell’attuale contesto di mercato. Inoltre, in questo momento vediamo molte più opportunità sul versante dei titoli a reddito fisso. Solo un anno e mezzo fa i rendimenti dei bond liquidi e di qualità come i treasuries avevano un rendimento inferiore all'1%, ora si muovono attorno al 4-5 per cento. Di conseguenza l’equilibrio del costo opportunità di mantenere l’equity rispetto ai bond è cambiato”, analizza il gestore. Per questi motivi, la parte a reddito fisso di queste strategie è quella su cui sono stati fatti i maggiori cambiamenti: “Abbiamo aggiunto della protezione con dei treasuries protetti dall'inflazione e dei mortgage-backed securities, abbiamo anche esteso le scadenze per minimizzare il rischio e catturare il rendimento”, spiega. “Sul versante equity siamo invece posizionati su asset che possono performare in un ambiente inflazionistico tra cui real asset, immobiliare residenziale e gli asset infrastrutturali, tra cui le torri di telecomunicazione”, conclude.