L’odierno contesto di mercato è complessivamente favorevole agli investimenti nel credito Investment Grade (IG) a livello globale. La riflessione di Alasdair Ross sui corporate bond. Contenuto sponsorizzato da Threadneedle Investments.
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CONTRIBUTO a cura di Alasdair Ross, gestore del fondo Threadneedle (Lux) Global Corporate Bond. Contenuto sponsorizzato da Columbia Threadneedle Investments.
Attualmente, prevediamo che l'attuale forte qualità del credito fondamentale si manterrà anche durante il prossimo anno o due. L’odierno contesto di mercato è complessivamente favorevole agli investimenti nel credito Investment Grade (IG) a livello globale. La combinazione di rendimenti storicamente elevati e di spread creditizi ragionevoli prospetta un 2024 complessivamente migliore per questo comparto rispetto agli ultimi anni. L'attuale rendimento di mercato (5,8% a fine ottobre), è il più alto registrato dal 2009 e rappresenta sicuramente uno dei fattori che ci rendono ottimisti. Un dato che rende l'asset class interessante per gli investitori in cerca di ritorni con un certo grado di sicurezza e offre un punto di partenza ragionevole in termini di aspettative di rendimento del mercato. Per quanto riguarda gli spread delle obbligazioni societarie, se le aspettative di consenso per il 2023 e il 2024 si realizzeranno e se si assisterà effettivamente a una crescita economica bassa ma positiva, avremo un contesto abbastanza neutrale per gli investimenti. Il verificarsi di una recessione renderebbe lo scenario indubbiamente più complesso, sebbene anche periodi di crescita molto robusta potrebbero comportare l'assunzione di rischi e comportamenti aziendali a discapito degli interessi degli investitori obbligazionari. Negli ultimi due anni i mercati hanno dovuto lottare contro un inasprimento della politica monetaria, ma siamo ormai giunti al termine del ciclo restrittivo e molti commentatori ritengono probabile un calo dei tassi già a partire dal prossimo anno. Le valutazioni del comparto IG appaiono corrette, con spread vicini alle medie di breve e lungo periodo.
Euro più che dollari, purché sia Investment Grade
Sebbene il credito IG globale presenti oggi uno spread vicino alla media di quelli degli ultimi due decenni, ci sono sottili discrepanze di differenziali tra i mercati e all'interno di essi. Per varie ragioni, il comparto in euro appare al momento più conveniente del suo cugino in dollari. Nel 2022, le obbligazioni in valuta europea hanno registrato una performance molto negativa, ma risultano più economiche rispetto alle emissioni in USD e GBP se confrontate con la media a breve e a lungo termine aggiustate per la volatilità. Convenienza che sussiste anche se parte della sottoperformance ha subito una correzione. Inoltre, il mercato IG appare più appetibile rispetto a quello HY se aggiustato per i diversi rischi di questo segmento. A livello settoriale, le utility regolamentate, alcune aree del settore immobiliare e le banche sembrano offrire valore, mentre appaiono meno interessanti i segmenti più ciclici del mercato che hanno registrato una forte performance quest'anno. Dall’altra parte, è bene notare che le obbligazioni IG in dollari a più breve scadenza stanno dando prova di una performance più interessante di quelle a più lunga scadenza. Ciò è dovuto presumibilmente al fatto che gli emittenti societari sono meno propensi ad ancorare i prestiti a lungo termine a questi rendimenti/costi del debito più elevati e pertanto stanno orientando le emissioni verso la parte più breve della curva, sperando di poterli rifinanziare tra un paio d'anni a un costo inferiore.
Strategie di investimento e gestione del rischio
Nella nostra strategia dedicata Threadneedle (Lux) Global Corporate Bond, la nostra selezione degli emittenti nell’universo del credito Investment Grade si focalizza sulla gestione del rischio di ribasso. Gli emittenti societari vengono modellati finanziariamente e sottoposti a stress per stabilire eventuali vulnerabilità. L'analisi comporta la considerazione di molti fattori, tra cui la storia del management, l'eccellenza operativa, gli incentivi, la normativa, la gestione dei fattori ESG, l'analisi dei covenant e la struttura del capitale. L'importanza di ciascuno di questi varia poi a seconda dei settori. Abbiamo inoltre sviluppato un quadro unico che ci consente di classificare gli emittenti in fasce di rating in base al rischio di insolvenza. Un indicatore che contribuisce a incorporare la gestione del rischio di ribasso nel nostro approccio analitico. I rating di rischio sono assegnati a livello di emissione e sono generalmente integrati in una visione a lungo termine del credito, tenendo conto del settore specifico e del relativo ciclo economico. Rispetto alla duration, manteniamo posizioni tipicamente minime e copriamo in dollari USA tutte le esposizioni in valute diverse. L’obiettivo del processo di costruzione del portafoglio è detenere in misura congrua posizioni negli emittenti che prediligiamo, in linea con il rischio di mercato settoriale e quello creditizio del portafoglio complessivo.