Private debt tra opportunità e sfide di selezione

Tavola rotonda private debt. Foto Tetris Production per FundsPeople

I fondi di private debt hanno raggiunto un IRR (internal rate return) a un anno del 5,3% fino al terzo trimestre del 2022, secondo il recente report Global Fund Performance di PitchBook. Rispetto al calo del 19,6% registrato nello stesso periodo dall'indice MSCI World, si tratta di una sovraperformance significativa per il comparto. I numeri dovrebbero portare a una maggiore fiducia nell’asset class da parte degli investitori. Tuttavia, è utile sottolineare che il private debt presenta delle sfide specifiche. La natura illiquida degli investimenti può rendere faticoso l'accesso ai capitali investiti in caso di necessità di liquidità immediata. Pertanto, è fondamentale valutare attentamente le proprie capacità di mantenere gli investimenti nel medio e lungo termine. Inoltre, la gestione del private debt richiede competenze specializzate. È necessario non solo selezionare gli strumenti di questa asset class in modo oculato, ma anche gestirli nel tempo per massimizzare i rendimenti e mitigare i rischi. Gli investitori devono essere consapevoli di queste sfide e considerare se possiedono le competenze interne o se sia più opportuno rivolgersi a gestori esterni specializzati. Nell’ultima parte dell’approfondimento sul private debt, abbiamo esplorato come gli istituzionali si orientano per individuare le imprese meno cicliche, più resilienti e con una maggiore previdibilità degli utili e qual è il processo di screening e monitoraggio dei veicoli di private debt.

I commenti si riferiscono al contesto del 23 maggio 2023.