Ricavi in aumento e valutazioni in calo, nel terzo trimestre emerge il paradosso delle reti quotate

Maurizio Primanni News
Maurizio Primanni, foto ceduta (Excellence Consulting)

Emerge “un paradosso” nel mondo del risparmio gestito e, più nel dettaglio, nel settore delle reti quotate. Un paradosso legato a una congiuntura economica complessa che, se da un lato vede un calo nel valore di mercato dei titoli finanziari (e di conseguenza anche delle valutazioni) delle reti quotate, dall’altro non sembra avere influito in modo così determinante sui ricavi delle stesse. I dati analizzati da una ricerca di Excellence Consulting fanno maggiore chiarezza sulla dicotomia: il price to book value di Banca Mediolanum, Fineco Bank, Banca Generali e Azimut è calato in media del 20% a fine settembre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. Se si confrontano, però, i dati delle quattro quotate del terzo quarto 2022 con quelli del terzo quarto 2021, il margine di intermediazione è in crescita per tre su quattro: Azimut (+22,6%, pari a +103 milioni di euro), Fineco (+9,3%, pari a +47,3 milioni), Mediolanum (+6,8%, pari a +70,2 milioni). Tengono gli asset amministrati e gestiti (in media -3%), mentre la raccolta netta rimane positiva, seppur su valori inferiori rispetto allo scorso anno (in media -25%).

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