Risparmio gestito, il saldo torna positivo, anche grazie agli azionari

salire scala
Foto Bruno Nascimento, Unsplash

Una raccolta positiva per 12,5 miliardi di euro. A gennaio 2021 i flussi, secondo quanto emerge dalla mappa mensile di Assogestioni, risalgono la china, dopo un dicembre decisamente nero (-15,4 miliardi). Ma va subito precisato che sull’evoluzione influisce pesantemente un movimento rilevante del gruppo Generali che chiude gennaio con un saldo positivo per oltre 10 miliardi (risultato dovuto principalmente a nuovi mandati assicurativi con clienti esterni al gruppo, oltre che a flussi sui fondi monetari all’interno dei mandati assicurativi in gestione, come spiega la stessa società). A dicembre la stessa compagnia aveva determinato i flussi negativi dell’intero settore, per un’operazione legata alla semplificazione amministrativa della gestione del portafoglio di un cliente istituzionale. Operazione che si era tradotta, in un saldo negativo per circa 26 miliardi.

Chiarito il dato generale, gennaio comunque segna un altro record storico in termini di patrimonio gestito, con 2.423 miliardi a fronte dei 2.421 di fine 2020. Inversione di rotta poi, anche per la gestione di portafoglio, che a dicembre era crollata di oltre 20 miliardi. Nel primo mese dell’anno la raccolta torna in campo positivo per 7,3 miliardi, merito soprattutto dei mandati istituzionali.

Fondi aperti, le preferenze

Tra i fondi aperti, le preferenze degli investitori si sono indirizzate nuovamente sui fondi azionari, che segnano una raccolta netta di 1,8 miliardi (anche se meno brillante rispetto ai 3,4 miliardi di flussi registrati a dicembre). I risparmiatori hanno mostrato di apprezzare anche i bilanciati (1,5 miliardi), mentre è diminuito l'appeal degli obbligazionari, che segnano entrate nette per 903 milioni, rispetto a 1,6 miliardi del mese precedente. Male invece i flessibili, che continuano la loro discesa in territorio negativo: dagli 897 milioni persi a dicembre i disinvestimenti a gennaio toccano quota 1,38 miliardi. Secondo Assogestioni, inoltre, si registra un rinato apprezzamento per i fondi monetari che iniziano l'anno con 1,8 miliardi di sottoscrizioni, dopo aver perso quasi 2 miliardi di flussi a dicembre. I fondi di diritto italiano registrano complessivamente un saldo negativo per 818 milioni, mentre i fondi esteri mettono a segno 5,5 miliardi.

Chi fa meglio e chi fa peggio tra le società

Tra le società che guadagnano di più nel primo mese dell’anno troviamo al primo posto il gruppo Generali (per le motivazioni già spiegate), Credito Emiliano (1,4 miliardi) e J.P. Morgan AM (850 milioni). Nello specifico il dato particolarmente positivo di Credem, come spiegano dal gruppo, "è dovuto in larga parte alla cessazione di alcune deleghe di gestione a terzi che hanno comportato un afflusso nel patrimonio della società". Senza considerare quest'operazione la raccolta, come fanno sapere, sarebbe comunque positiva per circa 30 milioni di euro.

Nome GruppoRaccolta nettaPatrimonio gestito
Gruppo Generali10.134530.145
Credito Emiliano1.43019.483
JP Morgan AM805,246.073
UBS AM422,319.349
Poste Italiane369,9113.020
Gruppo Azimut346,543.402
Gruppo Bnp Paribas317,730.778
Schroders252,826.038
Arca157,733.083
Morgan Stanley153,950.064
Elaborazione FundsPeople su dati mappa Assogestioni

Perdono di più invece il gruppo Intesa Sanpaolo (-984), Deutsche Bank (-625) e Amundi (-305).

Nome GruppoRaccolta nettaPatrimonio gestito
Gruppo Intesa Sanpaolo-984511.831
Gruppo Deutsche Bank-624,725.368
Amundi Group-305201.528
State Street GA-211,58.963
M&G Investments-21015.694
Allianz-17852.833
Anima Holding-175193.496
Franklin Templeton-136,914.286
Kairos-38,45.417
Lyxor-2011.813
Elaborazione FundsPeople su dati mappa Assogestioni